– di Iacopo Ligorio –
Dopo il suo ultimo lavoro “Stelle Forever” uscito nel 2021, il 10 Marzo 2023 Leo Pari pubblica un nuovo album: “Amundsen”.
Il disco è stato anticipato dal singolo e dal videoclip di “Roma Est”, ed è disponibile sia su tutti i digital store, che in formato Cd e Vinile.
Amundsen conferma ancora una volta la penna di Leo Pari come una delle penne più caratteristiche ed importanti del panorama pop e cantautorale Italiano.
Si allarga dunque la sua ormai lunga discografia costernata di firme e collaborazioni importanti, sia come autore, che come produttore e musicista; Da Cristicchi ad Elodie, da Gazzelle ai Thegiornalisti, gusto per citarne alcuni.
L’album quindi inaugura un nuovo capitolo nella scrittura del cantautore che decide di intraprendere un percorso intenso ed emotivo alla ricerca della scoperta di se stessi.
Ispirato da Roald Amundsen, grande esploratore Norvegese noto per le sue imprese in territori polari ed ostili, Pari prova e riesce ad immedesimarsi nel gelo del proprio io; un territorio spesso ostile ed inesplorato che riserva scoperte sensazionali.
«… abbiamo sbagliato e fatto cose giuste, ma abbiamo sempre avuto la forza di ripartire da zero.
Lo zero è tutto e niente, è vita e morte allo stesso tempo, rinascita e abbandono, ciclicità, l’anello di una catena infinita di cui noi siamo solo una microscopica particella, è DNA, è la perfezione dell’errore.
Lo zero è il punto da cui riparto una volta ancora»
“Amundsen”, la title track del disco, comincia con un lungo arpeggio di chitarra, quasi come se Pari volesse preparare se stesso e l’ascoltatore al viaggio che stanno per affrontare insieme; la giusta delicatezza necessaria per parlare di paure ed insicurezze.
Si prosegue con tracce come “Roma est”, “Freezer”, “Poi sei arrivata tu”, “Il suono della Città”, “Ultima Scena”, ed “Un altro stupido addio”, dove resta immancabile il tema dell’amore, un must dell’autore e della scena itpop italiana.
Amore però mai trattato con banalità, bensì ricolmo di sfaccettature, passando dal duro rapporto con sé stesso ad amori sbagliati ed inadeguati, non scordando, da buon romano, di dipingere una Roma probabilmente piovosa come la sua personalità, ricordando che clima e gelo restano le immagini chiave per la lettura emotiva di questo concept.
In “Dormi”, invece, il cantautore realizza che la positività della vita va ricercata in primis dentro sé.
Il disco non lamenta mancanze di tematiche crude e difficili come in “Giorni no” dove si affronta il tema del suicidio, ed “Un anno freddo” dove fra tristezza e rimpianti Pari parla del rapporto con suo padre.
L’album si chiude infine con “Fenici”, la rinascita dell’essere umano dalle proprie ceneri, un desiderio di rimanere vivi senza avere paura di fallire ancora.
Leo Pari ricorda a tratti Lucio Dalla per la sua ritmica didascalica, De Gregori e Battisti, o meglio Mogol, con immagini e metafore legate alla natura che danno la sensazione di poter percorrere questo viaggio insieme a lui.
Solitamente si tende a pensare che nella vita le “crisi” esistenziali siano più una faccenda adolescenziale, o per ventenni; Leo Pari con “Admunsen” ci insegna che non esiste un’età per affrontare se stessi e le proprie paure.