– Michela Moramarco –
Lefrasiincompiutedielena è il nome del progetto del musicista e compositore RafQu, il quale torna con un album intitolato “La Belle époque”.
Il sentimento predominante nell’ascolto di questa opera è la nostalgia, espressa in modo così autentico da percepirsi come sentimento alla base della composizione stessa. L’ascolto risulta intrigante e quasi ruvido sin dalla prima traccia “Mongolfiere”, un’ouverture post-moderna da salotto, caratterizzata da un pianoforte che conferisce subito un assetto melanconico. A seguire, una traccia già nota, “Moleskine”, dal cui titolo si intuisce l’impianto diaristico, sofferto in tutte le note, del testo e della musica. Ma la riflessione umana portata avanti da questo album dirompente come un temporale, temporale come le cose che passano non si dirime se non proseguendo con l’ascolto. “Lucida” è la traccia sull’incapacità di coltivare rapporti, come afferma l’artista. Un pugno nello stomaco in pieno stile Lefrasiincompiutedielena, insomma, che lascia spazio ad un’altra traccia nota, “Mirò”. Tra surrealismo e espressività, voci eteree e chitarre che si inseguono, la traccia appare come una litania delle cose non dette.
Il racconto della crescita esistenziale propria dell’artista RafQu evolve contemplando un soffitto di “Glicine” che, come qualsiasi cosa sfiorisce ma al riparo del quale ci si può mettere, seppur temporaneamente. Il brano è caratterizzato da una linea di basso ipnotica e qualche timida chitarra sicuramente evocativa. La traccia più irriverente sia nei suoni che nell’approccio testuale è forse “Vacuum”, collocata verso fine album come a rappresentare un brano di presa di coscienza che sfocia in un momento di slancio verso il futuro che si concretizza nel brano “Tutte le cose”. Chiude il viaggio esistenzial-romanzesco la traccia “Mongolfiere pt. 2”, come un cerchio, un eterno ritorno di pensieri ridondanti che solo una grande sensibilità può portare a esprimere in musica in modo così sapiente. La “Belle époque” è il titolo che racchiude storie di consapevolezze di bei tempi andati e di risalite verso un probabile futuro non proprio da buttare.