– di Lucia Tamburello –
La capacità poliedrica e a tratti camaleontica de Le Canzoni Giuste, gruppo con radici a Pescara ma con vocazioni internazionali, è sicuramente l’elemento che più ci ha colpito del loro percorso artistico. Il 12 gennaio hanno pubblicato il loro nuovo singolo Only Phunk, un brano che, come indica il titolo stesso, è assonante con un ventaglio abbastanza ampio di parole.
Per il momento non ve ne vogliamo svelare ancora nessuno perché lasciamo che sia Iacopo a svelarvi qualche significato.
Only Phunk è il vostro nuovo irriverente singolo, dove l’assonanza tra punk, funk e anche (only) fans si mescolano tra loro: che legame hanno, anche da un punto di vista semantico, per voi tutte queste parole?
Beh, “only” vuol dire “solo/solamente” e “phunk” suona come “funk”, genere che noi amiamo. Il titolo è anche composto dalla parola “punk”, anch’esso presente nella canzone, ma non solo come idea musicale, quanto concettuale.
Cosa c’è di più punk oggi che farsi le pippe a pensiero? Senza alcun aiutino digitale, non è solo vintage, non è solo old school. È PUNK!
Che cosa ne pensate dell’amore ai tempi di TikTok e OnlyFans?
Che non si può chiamare amore e basta.
Ogni vostro brano è a se stante, difficile quindi sicuramente inserirvi in un genere in particolare, a quale pensate però di essere più affini?
Semplicemente l’idea di genere ci interessa poco e niente, ci interessa fare quel che ci piace e basta, dire ciò che abbiamo da dire e lanciare il nostro messaggio. Anche se probabilmente il termine “crossover” è quello più vicino a noi.
Ritornando al brano Only Phunk, da poco pubblicato in maniera indipendente, vi chiediamo di raccontarci come nasce!
In realtà nasce per ridere e trollare, poi trolla e ri-trolla, alla fine è diventata una canzone. Poi l’idea era quella di parlare proprio del rischio del distacco emotivo dato dalle relazioni con i social. Le emozioni vanno vissute, sia quelle positive che quelle negative.
È appena finito Sanremo, quali sono i vostri sentimenti riguardo al festival? Pensate possa essere davvero rappresentativo della musica italiana oggi?
Sanremo è e rimane un evento importantissimo del mondo dello spettacolo italiano, un po’ come fosse il nostro superbowl [ride, ndr]. Poi dipende da tanti fattori, tra cui direzione artistica ed etichette discografiche. Potenzialmente ci sono tantissimi artisti italiani che possono essere considerati storicamente rappresentativi, famosi e non famosi, a prescindere da Sanremo. Si dovrebbe rieducare il pubblico alla scoperta.
Vi lascio chiedendovi se ci sono dei progetti belli per il futuro che vi va di spoilerarci!
Certo, noi abbiamo sempre progetti per il futuro! Dai, ve lo diciamo, facciamo uscire il terzo album!