Dopo la lettera in cui Cosmo chiedeva di abbattere il numero limitato ai concerti, qualcosa dal mondo della politica sembrava essersi mosso. Il ministro della cultura Franceschini aveva infatti fatto presente la questione nella conferenza Stato-Regioni. La proposta era quella di usare i concerti de “La terza estate dell’amore” del producer piemontese come “esperimento” per togliere i limiti di capienza agli eventi all’aperto, previa Green Pass. Un ritorno alla normalità piena, in parole povere. Sembrava quindi che la questione fosse giunta al meritato lieto fine, ma così non è ancora e Cosmo rimanderà i concerti previsti per 1, 2 e 3 ottobre a Bologna. Perché?
Come ha spiegato Cosmo in un post, “purtroppo il Governo ha detto che si esprimerà sulla possibile abolizione del distanziamento soltanto il 30 settembre, il giorno prima di un evento che ha bisogno di tempo per essere allestito e che non può rischiare di essere bloccato last minute”.
Non è certo possibile che le sorti di un concerto che si deve tenere il 1° ottobre si decidano il giorno prima, con tutti i rischi che ne comportano. Ma ciò che ha dato veramente fastidio, a Cosmo e non solo, è il paradosso che si è creato: da un lato la vita ha ripreso a scorrere quasi come era prima della pandemia. Dall’altro il settore della cultura, lasciato da parte, come troppo spesso succede, è ancora rallentato dai regolamenti troppo stringenti. Un paradosso che comincia effettivamente a risultare offensivo, oltre che dannoso per tutti coloro che ci lavorano.
Non è più ammissibile che il mondo dello spettacolo venga lasciato a se stesso in questo modo, a vagare in questo continuo procrastinare burocratico.
Cosmo non rinuncerà a svolgere i suoi concerti secondo le modalità previste, quindi senza limiti di capienza. Consapevole del fatto che in molti si sono già organizzati con viaggi e alberghi appositamente per essere a Bologna il giorno del concerto, ha creato l’indirizzo email primafesta.amore@gmail.com cui fare riferimento per avere un canale di comunicazione diretto con l’artista ed, eventualmente, trovare una soluzione a treni/alberghi non rimborsabili. È inoltre possibile richiedere il rimborso del biglietto del concerto (che rimane però valido per le prossime date) all’indirizzo aiuto@dice.fm
Ora non ci resta che aspettare, ancora una volta, che qualcosa si muova.