Il 12 Marzo abbiamo assistito al Planet di Roma al release party di McMAO, il nuovo e attesissimo album del Management del Dolore Post-Operatorio. Dopo un live in puro stile Management (quipotete visionare il nostro live report) abbiamo incontrato Luca Romagnoli, leader della band, per scambiare con lui opinioni sulla serata e per parlare un po’ del nuovo lavoro.
Questa è stata la prima tappa del nuovo tour. Com’è andata?
Bene! Cavolo, ci siamo proprio divertiti! Abbiamo suonato fortissimo: mi hanno detto che c’erano dei volumi esageratissimi. E quando ci sono volumi così forti mi diverto a vedere le persone che si tappano le orecchie.
Io per questo uso i tappi…
Ah usi i tappi? E che cavolo senti coi tappi?
Fidati che stasera s’è sentito tutto (e pure troppo) coi tappi
Con i tappi?! Ma fai proprio schifo!
Comunque…sei l’odio dei fotografi, lo sai?
Oddio, e perché?
Perché sul palco sei un grillo e non sanno come seguirti!
Stasera però sono stato mezzo concerto fermo: sono partito spedito e dopo poche canzoni già non ce la facevo più e sono stato immobile.
Ma infatti io ti ho visto la prima volta al C.A.E.
Ah sì, il C.A.E. ma lì ero più in forma
Più in forma e con un palco immenso: seguirti era impossibile!
Sì sì, beh lì ero più giovane. Era l’anno scorso, ero molto più giovane di adesso: vuoi mettere 300 giorni di meno?! È che veniamo da un week end in cui siamo stati in ospedale
Tanto per rimanere in sintonia col nome della band..
Sì, per un’intossicazione. Io sono stato fino a ieri con la febbre alta ed ho preso l’antibiotico fino a stamattina. Non ero nemmeno ubriaco. Però ho deciso di non bere più.. da stasera!
Per via dell’intossicazione, perché è una scelta… o perché è finita la birra?
Perché fa male e fa ingrassare.
Adesso tre domande quasi d’obbligo.
1 . Che fine ha fatto la divisa?
Sì, bella domanda. Era sporca!
Beh, dopo l’intossicazione non oso immaginare…
No no. È che dovevamo ricomprarle, rifarle nuove: quelle dell’anno scorso fanno schifo, sono diventate dei pigiami
Attrezzarsi un po’ prima?
Eh, hai ragione ma non abbiamo fatto in tempo. Poi volevamo rimettere quelle vecchie, ma erano sporche, non le avevamo stirate…
Vabbè dai: alla prima tutto è concesso.
Ma sì, infatti, anche un po’ per provare. Ho messo per la prima volta in vita mia le scarpe da tennis. Io sono tutto una serie di esperimenti.
2 . Te lo avranno chiesto mille volte…
Se è “perché vi chiamate così” non rispondo!
No no, questo lo so. È in riferimento al nuovo cd. Nessuna traccia porta il nome McMAO, ma è il titolo dell’album.
Ah quindi vuoi sapere perché nessuna canzone si chiama così?
No, perché l’album si chiama McMAO..
Ah ok. Allora, innanzitutto perché è l’opera di Veneziano, che ci ha stupito: c’era questo Mao così malinconico, truccato da pagliaccio della Mc Donald’s. E rappresentava, secondo me, benissimo la nostra epoca, con la fine di tutti i sogni e la totale vittoria del capitalismo, del commercio e del denaro
Infatti è un album molto malinconico. Io l’ho sentito per la prima volta stasera.
È molto malinconico, sì. Però c’è da dire che la malinconia è la gioia della tristezza. Quindi c’è sempre una gioia di sottofondo.
3 . Avete iniziato il live con Cinematografo, che critica un po’ anche il cinema italiano. Dopo la vittoria dell’Oscar de La Grande Bellezza che mi dici del cinema italiano?
Ma noi questa canzone l’abbiamo dedicata a Sorrentino quando il film è uscito. Noi infatti diciamo che “quasi” tutti i film italiani fanno schifo. Il cinema italiano è ridotto a pezzi; già sono pochi i film, poi quei pochi non li distribuiscono, non li mandano al cinema. Fortunatamente appunto c’è ancora qualcuno che con un bel film vince l’oscar. E si sono pure lamentati, hanno rotto le scatole su internet. Ma come ha vinto, ha vinto, noi siamo contenti. Poi bisogna dire che l’Oscar sta al cinema, come Sanremo sta alla musica: non bisogna dargli molto conto. Sta di fatto che comunque è bel film!
Diciamo che quindi il tratto distintivo dell’album è proprio la malinconia.
E che ci vuoi fare: la vita è brutta, la vita è bella; ci sono cose orrende e cose bellissime; ci sono giorni tristissimi e giorni felicissimi, giorni noiosi, giorni piatti, giorni di niente, giorni di tutto. Ma la vita è fatta di tutte queste cose, tutte insieme. Non puoi togliere nulla, altrimenti elimini la vita in generale. O tutta o nessuna: o muori o te li prendi tutti. Quindi conviene che ci si abitui.
Nel primo disco, Auff è anche il brano rappresentativo del gruppo. In questo nuovo album, qual è ilvostro brano?
Qui si parlerà di disco, del disco più bello degli ultimi 30-40 anni della musica italiana.
Quindi non c’è un brano che vi identifica?
No no: è il disco più bello del mondo, un brano più bello non c’è!
Ai posteri l’ardua sentenza. Noi ringraziamo Luca per la sua disponibilità e la sua caratteristica simpatia. Vi lasciamo con una frase che potrete ascoltare in McMAO.
“L’infinito non ha fine ma un inizio ce l’ha
L’ho capito stamattina all’alba: il suo inizio sta nell’occhio di chi guarda!”
Samanta Di Giorgio