_ di Linh Vu Thuy.
foto di Liliana Ricci.
Il 2018 è stato decisamente un anno importante per i Sativa Rose, storico gruppo romano capitanato da Alessio Mazzeo che, dopo un periodo di pausa, è tornato sulle scene con una nuova formazione e una nuova veste elettropop.
Dopo una bellissima estate passata a ballare sulle note di P-XYZ, sabato 20 novembre si sono esibiti a Le Mura in un concerto che sembra essere solo il primo di una lunga serie.
Ha aperto il concerto una delle artiste di punta dell’etichetta Noise Symphony Music, Elisa Costanzo, che con la sua tastiera e l’accompagnamento di Danilo Lupacchini alla batteria ci ha regalato cinque brani: Emozioni (cover del grande Lucio Battisti), Cosa Rimane, Virale, Onda dopo onda, Sulle dune più alte del mondo e Nonostante tutto.
Alle 22:30 circa sono quindi saliti sul palco Alessio, Massimiliano Santoro (batteria) e, in via del tutto eccezionale, Matteo Patrone che ha sostituito Chiara Mureddu assente per febbre (synth e tastiera).
Senza troppi convenevoli i Sativa Rose hanno cominciato la loro esibizione con Lettera Aperta, Lexington e Linguaggio superficiale, tutte una dietro l’altra.
Il quarto brano è stato un elettro boogie che ha fatto impazzire il pubblico che ha cominciato a ballare senza più smettere sino alla fine del concerto.
Si è passati quindi ai due singoli che hanno accompagnato questo 2018: P – XYZ e Sciarada per arrivare poi ad un’inaspettata sorpresa molto old style, 3 minuti in cui i tre musicisti si sono scatenati nel suonare il jingle del celebre videogioco Tetris per poi tornare seri con Le Commedie.
Le altre sorprese arrivano con la canzoni successive: il finale di Ti annoi vede un incredibile mashup con Cattolica dei Pop X e il brano successivo è una cover di Nada, Amore disperato.
Colpa di Roma, Wendy e un bis di P-XYZ chiudono la serata lasciando spazio al djset post concerto.
“E’ questione di stile” è stato il motivetto che ci ha accompagnati tutta l’estate e che ormai è diventato un po’ il motto del gruppo tanto da essere stampato sulle loro magliette.
E i Sativa Rose ci stanno dimostrando che nonostante l‘apparente silenzio di questi anni loro non hanno mai smesso di lavorare per la ricerca di uno stile che potesse identificarli coniugando testi degni del miglior cantautorato e l’elettronica dei synth, per un sound più elaborato e più maturo.