RUINS BARREN E IL SUO “LAND OF DESOLATION”

IL FOLK D’AUTORE HA I PAESAGGI DELL’AMERICA

Il sogno americano non sembra conoscere fine, se a distanza di tanti decenni ancora oggi rimaniamo affascinati dai vasti paesaggi sconfinati del Paese a stelle e strisce.
Ma se la frontiera è stata ormai tutta conquistata – e la musica di quelle terre a noi lontane perfettamente assimilata – c’è qualcosa che rimane tra le corde della chitarra acustica e nel vento che soffia tra l’armonica ancora di dire e da scoprire.

È quello che fa Ruins Barren (all’anagrafe Marco Costa), che dei suoni e della desolazione della wasteland americana ne fa paesaggio sonoro: “Land of desolation” è il suo nuovo album, dove Ruins Barren attraversa con passo lento e sguardo disincantato le miserie della società occidentale. La lezione di Tom Waits è perfettamente assimilata, così come l’epica della highway tanto cara a Bruce Springsteen.

Ruins Barren apre una finestra su un mondo ancora da esplorare: la terra della desolazione è lì fuori, come dentro di noi.

L’album, distribuito da PA74 Music, si compone di 9 tracce ed è ascoltabile su tutte le principali piattaforme.

BIOGRAFIA

Ruins Barren è il nome di Marco Costa, già leader dei Fattore Rurale, band del circuito di Piacenza che ha alle spalle il primo Ep “Lividi”. Suona inoltre con i Crudelìa, band di blues “viscerale” tra Tom Waits e Howlin’ Wolf, con tre dischi pubblicati.

TRACKLIST

Chicago Illinois
Dancin’ in the Wind
Ruins
A Love Story
At 3 in the Morning Standing on a Crossroad
Charlie Wilson Ford
Damp Lips
Keep Away from the Shed
2nd Floor Room 104

Brani scritti da Ruins Barren e Ricky Ferranti
Arrangiato e prodotto da Ricky Ferranti
Registrato presso Fuzzo Studio (Lo)
Mastering di Daniele Mandelli all’Elfo Studio (Pc)