– di Pepe Carpitella –
Si chiama Cannonball la terza fatica in studio per Johnny Dal Basso, vulcanico artista campano che realizza undici brani registrati in presa diretta in soli due giorni con l’apporto alla batteria di Gianluca Tilly Terrinoni.
Pubblicato il 18 Gennaio 2019, Cannonball segue degnamente i primi due lavori (JDB e IX) che hanno reso Johnny Dal Basso un cantautore particolare, ruggente, spinoso, talvolta acido ma caratterizzato sempre da una scrittura dei testi mai banale.
Missato da Daniele Tortora (Afterhours, Daniele Silvestri) e distribuito da Goodfellas, il disco è un ruvido viaggio attraverso rumori melodici e gironi infernali, fin dal primo singolo estratto, Sufrimiento, che ben rende l’idea dell’energia che scorre attraverso tutto l’album. L’opening di It’s over potrebbe ricordare un Johnny Cash che scopre i primordi del punk mentre la title track è una porta in faccia fatta di rocknroll d’altri tempi ed una spolverata di acido. In sintesi, un viaggio adrenalinico fatto di tappe brevi e rocciose che potrebbe ben rappresentare un anticipo del tanto invocato ritorno delle chitarre nel panorama indie italiano.