– di Giulia De Giacinto –
È uscito venerdì 31 maggio questi dannati vent’anni, il primo album di Itto (nome d’arte di Federico Urgesi), giovane cantautore nato e cresciuto a Torino. Disponibile per Nigiri Records da venerdì 31 maggio e in distribuzione per Sony Music Entertainment Italy, il disco arriva a otto anni di distanza dalla pubblicazione del suo EP The Night Was Long, contenente quattro brani in lingua inglese, a cui è seguita una lunga serie di singoli. Anticipato dai singoli bar della città, maledetta estate, tutto sbagliato, claudia!!, fortezze, chicago girl e corridoi, il disco aggiunge cinque nuove tracce, dando vita ad un progetto che riesce a far sentire compresi e meno soli, tra le mille difficoltà della vita.
questi dannati vent’anni è un album fresco e moderno, che vede il cantautore torinese mettersi a nudo, mostrando il suo lato più intimo e personale. Un progetto che è frutto di un lungo periodo di gestazione e di un percorso di crescita artistica e umana, che lo rende credibile sotto ogni punto di vista. Il sound riflette l’anima indie rock dell’artista e azzecca in pieno il mood di tutti e dodici i brani che compongono il disco, grazie anche alla co-produzione, al fianco dello stesso Itto, di Celo, e occasionalmente di Etta e di Macs – eccezion fatta per granelli (outro), prodotta interamente da Itto. L’album è arricchito da diverse collaborazioni: chiamamamifaro, Still Charles, DANU e ARYA hanno prestato la loro voce in quattro brani (rispettivamente brutti giorni, mood, bar della città e minù). Basta un solo ascolto per capire che le note e le parole scelte si intrecciano perfettamente fra di loro, fino a formare un unico filo conduttore, che abbraccia l’intero progetto.
Tra chitarre distorte e batterie trascinanti, nei brani si rincorrono tematiche come l’amore (dalle cotte passeggere a quelle più importanti, fino ai tradimenti), la vita famigliare e il disagio generazionale. Per Itto, questo album rappresenta soprattutto il suo passaggio alla vita adulta. Forse anche per questo è tornato più consapevole, offrendo un concept album più che rispettabile, che riesce a toccare le corde più profonde.
questi dannati vent’anni è una fusione perfetta di ritmi dall’anima pulsante e di melodie contagiose, che fanno ballare, immedesimare, piangere. È uno di quei dischi che va ascoltato dall’inizio alla fine, per riuscire ad assaporarne al meglio tutte le sfaccettature.