– di Martina Negri –
Si definisce un viaggiatore, la sua chitarra è la sua casa che lo accompagna ovunque vada. Gianmarco Ricasoli, in arte Itaca Reveski è un artista della provincia di Roma, il suo nome d’arte proviene da un diario trovato in Islanda firmato da una ragazza dall’identità ignota. Il diario, dice l’artista, sembrava provenire da una dimensione altra, nel suo aspetto antico erano racchiusi ricordi e pensieri intimi che attraversano i giorni nostri ma si spingono anche oltre, nel futuro.
Itaca Reveski ha deciso di raccontare ogni capitolo del diario nei suoi brani, nella speranza che Lei li senta.
Il disco, “Sogno solo aria”, ha un sound costellato di influenze elettroniche, indie pop, ma anche folk, il cantato ha decisamente un’ attitude cantautoriale. I testi che l’artista propone sono enigmatici come la storia che racconta, quasi una litania accompagnata da emozionanti arpeggi di chitarra, la voce a tratti pulita e a tratti distorta, rende le melodie eterogenee e degne di un ascolto attento che permette di coglierne le sfumature. Itaca Reveski propone un prodotto ricco di spunti interessanti, dalle vibes chill e in linea con lo stile ibrido tra indie e musica elettronica che si sta ampiamente diffondendo nel panorama musicale odierno.
Il suo ultimo singolo, “3IU”, è una canzone sulla tristezza, un viaggio attraverso di essa, rappresentata simbolicamente dal colore blu. Parla di una tristezza dolce, quella che ti assale guardando posti familiari, una culla di sicurezza ma anche di malinconia. Il colore blu tra le note del brano diventa caldo e accogliente, “Vedo solo blu” dice l’artista, come se quella sensazione avesse la capacità di penetrare in ogni cellula del corpo, che sembra dipendere solo da essa.