Un solo singolo, randagio, sospeso… decisamente sospeso in un magma digitale che si tiene in circolo come la perfezione geometrica di una bolla. E gli INUDE tornano in scena con una forza lisergica, dietro questo bellissimo brano che non perde un solo colpo. Si intitola “Balloon” ed è underground futuristico, momenti di sana controcultura. Ed è quella musica che piace a noi, quella che ci fermeremmo a raccontare in mille sfaccettature, senza troppi filtri all’immaginazione perché questa è musica visionaria, musica che si mantiene fissa in un down-tempo costante in cui si sviluppa una melodia parca di sentimenti e di dinamiche. Lisergico appunto. Ogni cosa. Ed il viaggio è assicurato. Ci piace tanto questa musica…
INUDE. Un nuovo brano. Un nuovo disco? Impossibile non cominciare da qui…
Arriverà, ci vorrà ancora del tempo purtroppo ma non vediamo l’ora di poterlo pubblicare. Possiamo dirvi intanto che il nuovo disco è praticamente pronto e che stimo lavorando al nuovo live.
Ci piace molto questa monotonia della forma canzone. Intesa in senso stilistico e non dispregiativo. Tutt’altro direi. Sarà un punto fermo per le prossime scritture?
Non direi, ci piace variare quindi non amiamo i punti fermi; questo brano però dice tanto di quello che saranno i nostri prossimi lavori.
Psichedelia. Che visioni ci sono dentro questo brano?
È un viaggio, e come tale è giusto viverlo a modo proprio, ci piace lasciare molto spazio in modo che ognuno lo interpreti a modo suo. Per noi ad esempio questo brano è un viaggio nei ricordi.
E invece che cose c’è di sfacciato e risoluto?
Ben poco direi, laddove volessimo comunicare qualcosa staremmo ben attenti a non renderla troppo diretta, questo ci viene abbastanza naturale perché siamo fatti così un po’ tutti e tre.
L’ascolto porta ovunque. Di base c’è una non-azione che resta impressa nel modo di percepire il brano. Quasi una situazione di stasi, di fermo. Che ne pensate?
Nel periodo della gestazione siamo fermi all’interno della pancia, eppure siamo in movimento e stiamo già vivendo il nostro primo viaggio: siamo inermi e vittime degli eventi, questo forse ci prepara alla vita. Ci sono delle volte in cui non possiamo far altro che assistere immobili a degli eventi, altre volte invece durante i sogni continuiamo a viaggiare pur essendo immobili. Ecco, questo brano è un viaggio passivo.