Filippo Marcheggiani nasce a Marino (RM) il 03/04/1976. Grande appassionato di musica già in giovane età, nel 1994, appena diciottenne, inizia a collaborare come chitarrista corista nel Banco Del Mutuo Soccorso al fianco di Rodolfo Maltese, partecipando con loro a quasi cinquecento concerti in tutto il mondo. Nel 2004 accompagna Lionel Ritchie durante diverse esibizioni nel nostro Paese. Collabora con numerose altre band, e partecipa anche alle colonne sonore dei film Ma che ci faccio qui e Cardiofitness. Nel 2012 è uscito DisperatoEroticoRock!, primo album del progetto Effemme, che lo vede autore di tutti i pezzi.
Volevamo parlare del tuo primo album, DisperatoEroticoRock! del 2012, un’ottima commistione tra il cantautorato e la musica rock. Come è nata l’idea di questo disco?
DisperatoEroticoRock! ha una storia molto lunga: ha cominciato a prendere forma nel 2003, quando ho iniziato a scriverne le prime canzoni. All’inizio doveva essere un lavoro estremamente pop, ma che nel tempo ha preso la forma attuale. Abbiamo voluto creare una dicotomia tra il cantautorato italiano ed il rock vero, quello anglosassone, iniziando prima con le cover che poi abbiamo inserito nell’album, partendo dalla semplice voglia di divertirsi. Infatti si potrebbe descrivere scherzosamente come un album “aggressivo-romantico-un po’ cazzone”. Alle cover si sono aggiunte le altre canzoni che tenevo nel cassetto, e io sono riuscito a superare la mia ritrosia a cantare: non mi sono mai sentito un cantante, ma sono stato spinto da molti a interpretare i miei brani, e alla fine ho voluto accettare la sfida.
Questo album è la naturale conseguenza di un processo che è iniziato la prima volta che hai preso in mano una chitarra. Come sei arrivato a questi nove brani in particolare e quanto la tua esperienza come musicista (Banco Del Mutuo Soccorso, Lionel Ritchie) con diversi concerti in Italia e all’estero ti ha aiutato nella realizzazione di un album che fosse completamente tuo?
Moltissimo. Fortunatamente ho avuto tanti buoni maestri, compresi quelli che tu hai citato. Lo stesso Francesco Di Giacomo (cantante del Banco Del Mutuo Soccorso, n.d.R.) ha anche contribuito alla stesura di alcuni testi di DisperatoEroticoRock!, cosa per cui lo ringrazio pubblicamente anche nei credits del disco. Collaboriamo e collaboreremo insieme anche per la stesura dei brani del nuovo disco.
Saranno presenti sonorità e temi simili a quelli presenti in questo tuo primo lavoro, o stai sperimentando qualcosa di diverso?
La matrice principale sarà sempre il rock. I brani racconteranno la rabbia e le difficoltà del particolare momento storico che stiamo vivendo. I brani “Buonanotte” – che contiene al suo interno la frase che darà il titolo all’intero album, Oggi mi voglio bene – e il brano “Solo cenere” sono due esempi di questo racconto. Questo ultimo, in particolare, anche se in modo più esistenziale che sociale, descrive il disagio della perdita del lavoro, fenomeno purtroppo in crescita in questo periodo di crisi globale, e della conseguente perdita delle proprie certezze, che spesso ha portato anche a compiere gesti disperati. Co-autrice di questo e di altri brani di DisperatoEroticoRock! e Oggi mi voglio bene è Valeria Ciuffreda, che è anche la mia compagna di vita, che mi sopporta e supporta da parecchi anni.
Rimanendo sempre su questo tema, in una tua precedente intervista affermavi che è proprio nei momenti di crisi che si può e si deve creare qualcosa di nuovo e convincersi che questo qualcosa possa portare a risalire dal baratro in cui si trova. In questo senso, rispetto al mondo della musica, pensi ci sia differenza tra il periodo in cui tu hai iniziato a fare musica e che cosa pensi si possa e si debba fare in futuro per continuare a mantenere viva una proposta musicale sempre varia e di qualità, che non si perda nei meandri di una omologazione imperante?
Nel mondo di oggi la musica è sempre presente attraverso un bombardamento mediatico enorme che purtroppo quasi mai premia la qualità. Io credo in questa crisi, perché un po’ di cambiamenti in positivo e di opportunità le sta portando: non mi ricordo se in cinese o in giapponese la parola “crisi” si scrive con due ideogrammi, uno che vuol dire “difficoltà” e l’altro che significa “opportunità”. Personalmente sto vivendo questo momento di opportunità anche attraverso questo disco, che è stato fatto nel momento in cui i dischi non si vendono più, che è stato fatto senza alcun supporto discografico, ad eccezione di una distribuzione digitale a cura di Made In eTALY, che è una grossa casa di aggregazione di contenuti multimediali e musicali, che ha sentito il nostro materiale e ha chiesto di poter distribuire l’album. È stata una grossa occasione che ci ha aperto il mondo di iTunes e che ad un mese dall’uscita dell’album ha portato “Disperato erotico stomp” ad essere singolo della settimana, con quasi seimila download. In generale le cose sono comunque molto cambiate dall’ultima volta che mi sono cimentato in una fatica musicale: prima si doveva passare per forza per il canale discografico, era necessario avere un’etichetta per la produzione e la distribuzione, produrre musica costava molti soldi. Chi inizia oggi ha a disposizione molti canali per la diffusione, ma esiste anche il rischio di una facile dispersione dell’originalità e della qualità. DisperatoEroticoRock! è sì costato pochissimi soldi, ma è anche un ottimo risultato perché è stato fatto senza porsi tutta una serie di limiti che portano o all’omologazione o alla castrazione artistica, tirando fuori un disco molto personale, intimo, nato dall’esigenza di raccontare qualcosa.
Hai già parlato del tuo prossimo album Oggi mi voglio bene. Sai dirci quando uscirà?
Probabilmente tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno del 2013. Ho una certa urgenza artistica, vorrei raccontare presto questa nuova storia. Stiamo rodando i brani dal vivo, ottenendo riscontri positivi, e si sta creando una bella aspettativa. Stiamo cercando di far collimare i tempi tecnici e artistici, e di far sì che Oggi mi voglio bene abbia una maggiore cassa di risonanza. Sarà un disco molto più rock del precedente.
Rispetto al tuo lavoro con il Banco Del Mutuo Soccorso, quali differenze hai potuto riscontrare tra la collaborazione con un gruppo già affermato al momento del tuo arrivo nella formazione ed il tuo lavoro solista o con altri gruppi?
A differenza di anni fa, attraverso la radio e soprattutto la televisione si è creato ed accentuato un enorme divario tra la musica “nazional-popolare” e quella di un certo spessore culturale; ma la gente ha ancora voglia di musica di valore, e questo spiega, per rimanere nell’esempio, come ancora oggi le persone riempiano i concerti del Banco. Per quanto riguarda il mondo della musica emergente, a mio avviso si sta creando una pericolosa frattura dal punto di vista mentale e culturale tra il mainstream e la scena indipendente: non si accetta la presenza di percorsi di qualità che possano anche avere un occhio verso il mainstream, così come non è vero che “musica indipendente” sia necessariamente sinonimo di “bella musica”. Duke Ellington diceva che esistono solo due generi di musica, la buona e la cattiva, e vorrei che nella musica indipendente si portasse avanti solo la prima, e smetterla di pensare che l’indie sia un genere dove poter racchiudere tutto e il contrario di tutto.
Secondo te Internet contribuirà a riavvicinare o ad allontanare ancora di più mainstream e panorama indipendente?
Il rischio di Internet è che, moltiplicando le occasioni, crea una massa di informazioni e proposte che può portare all’assuefazione gli utenti: tanta musica, poca di qualità, e quella di qualità che si perde in questo enorme calderone.
Prima di salutarci, volevo ricordare i musicisti che hanno collaborato con te per i due album e i tuoi contatti sul web.
DisperatoEroticoRock! è stato realizzato grazie alla collaborazione dei Caoscalmo di Roma, che mi hanno aiutato negli arrangiamenti e nella realizzazione dell’album. I Caoscalmo sono Daniele Raggi alla chitarra, Andrea Samonà al basso e Francesco Maras alla batteria. Francesco ha successivamente lasciato il progetto Effemme e alla batteria ho ritrovato l’amico di sempre Mauro Munzi. Per Oggi mi voglio bene un grande aiuto sta venendo anche da Emiliano Branda, pianista e compositore, con il quale stiamo arrangiando il nuovo album, cercando di creare una vena elettronica senza snaturare la sua matrice estremamente rock. Per il web, ci potete trovare su Facebook alla pagina Effemme dove potete trovare informazioni e novità sul nostro lavoro.
Nel salutare Filippo Marcheggiani e ringraziandolo della sua disponibilità, ricordiamo DisperatoEroticoRock! e ringraziamo il Soundclub Recording di Marino (RM) per averci ospitato.
Flavio Talamonti
ExitWell Magazine n° 1 (marzo/aprile 2013)