– di Martina Rossato –
Quando il Casto Divo ha cominciato a fare musica, ero troppo piccola per poter apprezzare. Non l’ho quindi seguito dagli esordi, motivo per cui quando sono uscite canzoni come “Da grande sarai f****o” o “Che bella la cappella” non solo ero fortemente perplessa, ma lo guardavo proprio un po’ storto, etichettandolo (stupidamente) come “quello che fa canzoni sul sesso per far ridere”.
Certo, Immanuel Casto è un personaggio multiforme, che ha fatto dell’ironia la propria cifra stilistica, ma dietro quella maschera di sarcasmo si nasconde una persona incredibilmente interessante, capace di portare sul palco il suo carisma e la sua intelligenza. Parlare di sesso in modo così esplicito, ancora oggi, sembrerebbe essere un tabù, che Immanuel vuole rompere a tutti i costi.
È da poco uscito “Malcostume”, il suo nuovo disco e, spinta da una curiosità incredibile di sentirlo suonare live, la sera del 12 giugno mi sono ritrovata a Milano, al Circolo Magnolia. Tra il caldo torrido (come solo a Milano può essere) e una folla di gente, entro nei cancelli del circolo – dove non ero mai stata prima. Prima di arrivare, mi ero fatta un’idea del tipo di pubblico che avrei potuto trovare, ma una volta lì mi rendo conto che mi ero sbagliata. O meglio, non ci sono solo persone di 25/30 anni come pensavo, ma c’è gente di tutte le età. Incontro un gruppetto di ragazzi, avranno sui 18 anni, ci sono ragazzi della mia età, c’è gente più grande; non è nemmeno il pubblico esageratamente sopra le righe che mi aspettavo di trovare. Mentre aspetto l’inizio del concerto, penso sia bello essere tra quelle persone apparentemente così diverse da me e sentirmi a mio agio tra di loro.
Lo spettacolo è aperto del duo di drag queen Karma B (con cui Immanuel ha scritto e registrato “Piena”), e non potrebbe esserci migliore apertura per il concerto del Casto Divo: «Jimi Hendrix suonava la chitarra in tutti i modi, noi la suoniamo con le unghie finte!».
Quando Immanuel sale sul palco, saluta il pubblico con un delizioso: «Buonasera e benvenuti al mercato del pesce! Che meraviglia ritrovarci qui dopo tanto tempo, seppioline e seppiolini». Durante il concerto porta sul palco le vecchie canzoni, alternandole ai brani del nuovo disco appena uscito. Oltretutto, non potrebbe esserci un concerto più pertinente di quello di Immanuel Casto durante il mese del pride.
In una realtà in cui siamo tutti pronti a giudicare l’altro, invece di supportarlo, il Casto Divo si mette a nudo con ironia e racconta la sua storia. Come dice lui stesso, fa musica da diciotto anni. A stare sotto il palco sembra davvero incredibile e assurdo a credersi, eppure le sue prime auto-produzioni risalgono proprio al 2003-2004.
Tra il pubblico ci sono vecchi fan e neofiti. Con lui sul palco c’è ovviamente anche l’inseparabile Romina Falconi, con la quale collabora ormai da moltissimi anni. L’ironia diventa per i due artisti il tramite attraverso cui esprimere qualcosa che va ben oltre il far ridere, e fa riflettere il fatto che dopo tutto questo tempo le tematiche di cui parlano nelle loro canzoni siano ancora attuali.
Per un artista che fin dagli esordi si è definito come “politicamente scorretto”, la sua musica va oltre l’essere un semplice prodotto artistico, assume altre funzioni e si avvale di altri mezzi per arrivare dritta al pubblico. È per questo che la volgarità non serve a far ridere, ma diventa il tramite migliore attraverso cui fare le cose in modo diverso dal canonico, divincolarsi dai dettami del politicamente corretto.
Verso la fine del live, Immanuel annuncia che sta per suonare un «pasticcio di vaga tendenza progressista, un po’ come Italia Viva». Così ha definito il mash-up con cui ha portato sul palco molti dei suoi vecchi brani, uniti in un unico pezzone, che anima ancora di più il pubblico, tanto che quando il Divo scende dal palco partono vivacissimi i cori per il bis.
Al grido di “Deepthroat Revolution”, Immanuel e Romina tornano sul palco, con un cambio di look. Dopo il bis il palco resta vuoto, ma rimane la voglia di divertirsi, senza pensare a “Malcostume” come a un prodotto discografico banale. Il tour, prodotto da Freak&Chic e Barley Arts, è stato occasione anche per presentare il nuovo singolo di Romina e proseguirà a Bologna, Padova, Roma e Firenze.
PROSSIME DATE DEL TOUR:
09.07 @PARCO DELLA MUSICA – PADOVA
13.07 @EUR SOCIAL PARK – ROMA
21.07 @ULTRAVOX ARENA – FIRENZE