– di Martina Rossato –
“Malcostume” è l’ultimo prodotto discografico pubblicato da Immanuel Casto. L’artista di Bergamo, conosciuto anche come “Il Casto Divo”, ha pubblicato questo nuovo disco a distanza di dieci anni da “Adult Music” e quattro da “L’Età del Consenso”.
L’album era stato anticipato dai singoli “Piena” (feat. KARMA B), “Wasabi Shock” e “D!ck Pic”, in cui era ancora una volta messo al centro l’atteggiamento irriverente di questo artista. Il disco però è molto più di “semplici” irriverenza e ironia: riconoscibilissimo è ancora il Casto Divo per come lo conosciamo e per come ci ha abituati, ma ci viene mostrata anche un’altra faccia di Immanuel, molto più intima e personale, rimasta fino ad ora un po’ più nascosta.
Accanto ai brani ancora pienamente ironici (come non fare riferimento a «seppiolino mio» in “Wasabi Shock”?) ci sono pezzi che appartengono del tutto a un altro filone, come “Sangue e incenso”. È un disco ricco di riferimenti a problematiche e questioni sociali; sicuramente non si tratta di novità, anzi. Si parla ancora di KKK e “Amore ariano”, tematiche già viste e riviste, ma che anche affrontate ironicamente al giorno d’oggi fanno ancora un certo effetto.
Immanuel Casto in “Malcostume” mostra di essere capace di aprirsi e mostrare altre parti di sé al suo pubblico, dimostrando di essere un artista versatile, che sa giocare bene in casa con pezzi come “D!ck Pic” e “Piena”, ma che sa usare l’intelligenza per mostrare anche lati più fragili della sua persona.
Anche in questo disco è portata avanti la storica collaborazione con Romina Falconi. “Malcostume” è senza dubbio un prodotto discografico più costruito dei precedenti, la cui produzione si discosta rispetto al passato. Non manca la presa di posizioni politiche: il Divo già in conferenza stampa aveva definito le proprie idee come “radicalmente progressiste” e si chiede che ruolo debba avere l’artista nella società. È interessante l’ultima traccia, una sorta di dialogo in cui si riflette su cosa voglia dire fare un disco in un’epoca in cui i dischi tendono a scomparire dopo due giorni.
L’obiettivo di Immanuel rimane però quello di divertirsi e far divertire: ascoltare la sua musica è divertente, come divertente è andare ai suoi concerti. Le sue canzoni parlano a un pubblico vastissimo, e proprio come lui, anche il suo disco è versatile: non si presta bene soltanto a suscitare ilarità, non dimentica nemmeno il potere espressivo in mano all’arte, quella doppia faccia capace di accostare ironia e serietà che solo una persona intelligente può giocarsi bene.
PROSSIME DATE DEL TOUR:
09.07 @PARCO DELLA MUSICA – PADOVA
13.07 @EUR SOCIAL PARK – ROMA
21.07 @ULTRAVOX ARENA – FIRENZE