– di Giacomo Daneluzzo –
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Il cantautore toscano Lorenzo M. ha fatto uscire lo scorso 13 aprile Microcosmico, esordio discografico composto da 5 tracce scritte, prodotte e arrangiate da lui, mixato da Livio Boccioni al The Convent Recording Studio di Sant’Angelo in Vado e masterizzato da Alessandro Ciuffetti al Naïve di Fano.
Difficilmente collocabile dal punto di vista musicale, il disco è una raccolta di racconti e ritratti dell’esistenza, osservata dallo sguardo del cantautore, sovente malinconico ma non privo di momenti energici come in Gipsy Dance. Se i testi sono introspettivi e piuttosto ricercati, sulle orme della migliore scuola cantautoriale italiana, non meno raffinati sono musiche e arrangiamenti, curati con una notevole precisione e abbelliti da molti dettagli, come gli scrosci presenti nella traccia L’acqua.
Le canzoni, intimiste e mai banali pur nella loro apparente semplicità, passano da pensieri e riflessioni a sogni d’infanzia, ai ricordi di una storia finita, di cui manca il DISordine.
L’EP si chiude sulle note malinconiche e a mio parere vagamente inquietanti di Paesano, una sorta di anti-ninnananna acustica, che raccontando della “provincia” risulta forse la traccia più eloquente del “microcosmo” creato da Lorenzo per raccontare e raccontarsi.