– di Ilaria Coppola –
Hibakusha – Parte 1: Angoscia è la prima parte del nuovo lavoro discografico di Sergio Andrei, uscito il 19 aprile 2024 per Leave Music. L’album, anticipato dai singoli Bartender e adhd, è composto da cinque tracce nate dalla penna del giovane artista come disperata espressione di malinconia e paura. Sergio Andrei, classe ’97, nato a Milano, cresciuto a Roma, appassionato alla scrittura e alla canzone d’autore sin da piccolo, ha esordito nel 2018 con il mixtape Atelier e nel 2023 ha iniziato la sua collaborazione con Leave Music. Successivamente sono usciti i singoli Bastardamore, una ballad classica dalle sonorità anni ’90, e Rockstar che gli ha permesso di vincere Area Sanremo.
Angoscia è la prima parte del suo nuovo LP, Hibakusha, e già dal titolo si capisce che l’ascolto sarà, traccia per traccia, un rivelarsi di metafore dietro le quali si celano intime parti dell’animo dell’autore. Hibakusha, infatti, è una parola giapponese che si riferisce ai sopravvissuti al bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, traducibile letteralmente come “persona colpita dall’esplosione”. Oggi questo termine indica metaforicamente il peso incancellabile del dolore vissuto. Inoltre, spesso, gli hibakusha rifiutano di essere riconosciuti unicamente in quanto superstiti della bomba atomica, così come Sergio Andrei, in questo album, rifiuta di essere definito dal suo passato, di cui racconta ricordi dolorosi che diventano traumi e il disagio nel trovare un proprio posto nel mondo, dichiarando di voler essere definito unicamente dalla sua arte.
La prima traccia, Rockstar, è una ballad, prodotta da Tommaso Colliva, che sembra voler essere proprio un racconto autobiografico. Dal «cielo dei Navigli» (riferimento a Milano, la città natale) a Roma che accoglie (lui e la sua famiglia), l’autore comincia da subito ad accostare il passato all’angoscia e all’irrequietezza, ma conclude il pezzo con un messaggio di speranza per il futuro, dicendo di stare ancora provando a trovare la propria strada, «cercando un po’ di farcela sopra l’Amiata». adhd, invece, è una canzone neo indie che descrive in modo intimo e riflessivo il disturbo da deficit di attenzione e iperattività. L’incapacità di vivere la routine, di rispettare i piani, il non riuscire a dormire con la luce spenta o a chiedere scusa, mentre fuori c’è la guerra e Dio non risponde: «Forse la colpa è dell’ADHD». La terza traccia Persi nel fumo è un brano pop con strofe rap e un forte richiamo urban. L’artista esplora il disagio nel cercare un proprio posto nel mondo, nella società dove nulla sembra mai abbastanza, con difficoltà sia psicologiche che economiche. md è il penultimo brano che esprime il desiderio di essere spensierato e leggero, di voler «mollare un po’ la presa», come dice il ritornello che pian piano si scioglie in un ritmo dance, nonostante le linee groove ben definite delle strofe. Anche musicalmente, quindi, viene rappresentato il bisogno staccare la spina e ballare, smettere di controllare sempre tutto e godere dell’ignoto. Il brano che conclude la prima parte di questo LP s’intitola Bartender. Si tratta di una canzone ibrida, dalle metriche hip hop e dal ritornello melodico e aperto. Il testo s’incentra su un incontro che avviene di notte, tra le luci spente e l’aria viziata per il fumo delle sigarette, che inibisce i sensi, trasportando il protagonista in un luogo in cui nulla lo tange, in cui non gli importa se il mondo piange e il portafoglio tace. L’incontro diventa un modo per sfuggire alle cose negative, nonostante la consapevolezza che quelle siano sempre lì, come la luce del sole rimasta chiusa fuori che cerca di filtrare prepotentemente dalla finestra una volta finita la notte.
Hibakusha è il secondo album in studio di Sergio Andrei, pubblicato in due parti: la prima legata all’angoscia, a cui l’artista associa il colore blu nella copertina, e la seconda dedicata alla rivalsa, associata, invece, al colore rosso, che uscirà prossimamente come conclusione di questo itinerario emotivo a cui il giovane cantante ha avviato i suoi ascoltatori.