ELIEM

IL MYSTICHAL POP CHE PARLA ALL’INCONSCIO

Un album alla ricerca della voce interiore

Si chiamano Eliem e sono una coppia, nella musica come nella vita, nati e cresciuti a Vienna. Il loro obiettivo è quello di creare un “pop mistico” e devozionale, con l’obiettivo di dare voce all’anima e allo spirito dentro ognuno di noi.

Elisabeth e Emanuel Schulz hanno infatti alle spalle una brillante carriera da musicisti classici, a Vienna e in giro per il mondo, prima di abbracciare una musica ispirata tanto alla tradizione classica europea quanto alla musica per film, in una forma sincretica che si avvicina alla forma pop.

Ecco come la band descrive il proprio sound:

“Con le nostre canzoni mistiche pop (specialmente con i nostri arrangiamenti vocali) vogliamo esprimere le qualità del sacro femminino, una parte importante del nostro essere interiore. Cerchiamo di connetterci alle nostre qualità interiori (archetipi) e di risvegliarli con la nostra musica. Inoltre vogliamo dare conforto alle persone nei momenti difficili e creando uno stato d’animo meditativo “.

Nella loro musica, Eliem si rivolge al Divino Femminile, la forma divina più antica dell’Umanità. Il loro album è invece dedicato a Shri Mataji Nirmala Devi. Così facendo, Eliem celebra la forma più pura di spiritualità, con una musica dagli ampi spazi sonori e emotivi.

BIOGRAFIA

Elisabeth Schulz ha tenuto concerti come pianista e violoncellista al Musikverein di Vienna, al Konzerthaus di Vienna e al Riverside Theatre di New York. Inoltre è cantante di concerti interculturali come “Mozart in India” con esibizioni al Vienna Festwochen e al Festival Allegro Vivo. Ha lavorato come insegnante con il Vienna Boys Choir e il Theresianum Vienna. Recentemente ha pubblicato un libro sull’effetto della musica sulla personalità degli esseri umani.

Emanuel Schulz ha diretto concerti di musica classica al Musikverein di Vienna, alla Staatsoper di Vienna e alla Tokyo Opera City. Dal 2003 è direttore musicale del “Mozart Concerts Schloss Stuppach”. Nel 2008 ha diretto la prima registrazione del “Missing Movement” di Nino Rota al Concerto per corno e orchestra di Mozart con il solista Stefan Dohr (1° cornista della Filarmonica di Berlino). Come compositore ha ricevuto incarichi dalla Wiener Philharmonic Orchestra e dal Vienna Boys Choir. Inoltre ha composto musica aziendale (Hotel Imperial Vienna) e musica per il teatro (“Mahabharata” al Museumsquartier di Vienna). Ha lavorato come insegnante all’Università di Bloemfontein (SA) e all’Accademia Gustav Mahler di Bolzano (direttore artistico: Claudio Abbado).