– di Assunta Urbano –
L’estate del 2022 appare a tutti gli effetti quella del ritorno alla spensieratezza. Ora, non sappiamo se accadrà davvero, anche perché la normalità non sembra più esistere. Lo scopriremo nei prossimi mesi.
Tra le colonne sonore della bella stagione c’è anche “Il disco di Palermo”, l’esordio di Amalfitano. Abbiamo conosciuto Gabriele Mencacci Amalfitano come leader e voce dei Joe Victor, con cui ha pubblicato “Blue call night riot”, nel 2015, e “Night Mistakes”, nel 2017.
Con il trascorrere degli anni, la band è diventata un must nella Capitale, e non solo. Dopo l’esperienza, il cantautore si è lanciato in questa nuova avventura da solista totalmente in italiano. Ad accompagnarlo nell’entusiasmante viaggio, non mancano alcuni importanti compagni di percorso, come Guglielmo Senatore (batterista dei Joe Victor) e Giorgio Maria Condemi (chitarrista di Motta).
“Il disco di Palermo” è uscito il 6 maggio, dopo tre anni di lavoro, e ha preannunciato una dolce e amara stagione estiva, piena di amori da scoprire e delusioni da assaporare e affrontare.
IL DISCO DI PALERMO
Il titolo del progetto fa riferimento alla città in cui Amalfitano ha realizzato e registrato i suoi brani da giugno a dicembre del 2019. Nonostante siano passati anni e una distruttiva pandemia mondiale nel mezzo, le canzoni non hanno perso la loro leggerezza e la loro genuinità.
Un totale di dieci, come il numero dietro la maglia dei grandi campioni sul campo da calcio, i pezzi protagonisti de “Il disco di Palermo”. Al capoluogo siciliano viene dedicato sia l’intero lavoro che un brano omonimo, inoltre il primo testo italiano scritto dal cantautore.
Nonostante ciò, i brani sono strettamente legati anche alla terra d’origine. Roma c’è e si sente, soprattutto in “Amore”.
Le canzoni appaiono come una sequenza di polaroid, in cui vengono immortalati luoghi, come spiagge e autostrade, e nei quali si intrecciano i ricordi e le emozioni. La quotidianità è centrale.
Anche se il connubio di chitarra e voce è preponderante, i singoli si arricchiscono di synth.
AMALFITANO PUBBLICA IL SUO DISCO DELL’ESTATE
Immaginate una serata in spiaggia, quando il giorno sta volgendo al termine. Proprio lì, si accendono le lucine e qualcuno prende una chitarra accanto al falò, cercando di seguire una canzone che vaga per l’intero lido. È questa una probabile ambientazione per un pezzo come “Ti amo piano bar”.
Due donne, “Maddalena” e “Marylin”, diventano le muse ispiratrici per parlare d’“Amore” e cantarlo e urlarlo squarciagola. È questo il tratto distintivo, il fil rouge, ed è qui che il treno pop del cantautore romano esce dai binari.
L’attesa della calda stagione viene paragonata al countdown della notte di San Silvestro. Forse è così che nasce “Estate Capodanno”, brano inserito nella colonna sonora della terza stagione di Summertime, serie TV distribuita da Netflix.
Uno degli aggettivi con cui Amalfitano descrive l’album è sanguigno, per delineare la presenza di vita e di un rosso cuore pulsante tra i dieci pezzi.
Le notti d’estate raccontate nei dieci brani si concludono, infine, con “Venerdì nero”.
“Il disco di Palermo” è un lavoro che ha il sapore di agosto, quando un’avventura sta per fare spazio ad altre peripezie da collezionare.