Dopo la pubblicazione del loro EP di b-sides intitolato “Ghost” su Coypu Records a fine agosto, i Soviet Soviet sono partiti in un tour in America Latina a settembre, seguito da un paio di date in Italia e una in Francia. La band, attualmente composta dai membri originari Andrea Giometti (basso e voce) e Alessandro Ferri (batteria) insieme al nuovo chitarrista Matteo Sideri, è finalmente tornata a calcare i palchi italiani nel 2020!
La band di Pesaro fondata nel 2008, con all’attivo tantissimi concerti in tutto il mondo, ufficializzando l’ingresso nel roster DNA Concerti ha annunciato anche un mini-tour italiano di quattro date.
Così dopo Bologna (il 10 gennaio al Covo) e Verona (11 gennaio al Colorificio Kroen), i Soviet Soviet sono attesi a Roma dove saliranno sul palco del Wishlist il 22 febbraio.
Il 28 marzo sarà poi la volta del Lizard di Caserta.
Il trio ha iniziato ad acquisire notorietà nel 2009, con una manciata di singoli autoprodotti e un lunghissimo tour pieno di date. La notorietà della band cresceva costantemente grazie alle eccezionali esibizioni dal vivo e all’EP “Summer, Jesus” pubblicato nel 2011.
L’immediatezza che caratterizza la dimensione live dei Soviet Soviet è stata presto portata in studio, dove, grazie a un lavoro particolarmente meticoloso, nasce “Fate”, il loro debut album pubblicato nel novembre 2013, che si inscrive nella traccia sonora dei precedenti EP.
Verrebbe naturale etichettare i Soviet Soviet con l’aggettivo “post-punk”, anche se la band è costantemente impegnata ad ampliare i propri orizzonti verso diversi generi affini come coldwave e art-punk, con lo scopo di ottenere sonorità sempre nuove. Su questa scia, il 2 dicembre 2016, esce “Endless”. I brani dell’album sono presenti in diverse compilation e conta anche un remix realizzato da Olver Ackermann (il cantante degli A Place To Bury Strangers). È stato seguito da numerosi tour in Italia e nel mondo (USA, Messico, Sud America, Russia e tanti altri).