– di Riccardo Magni –
I Siberia si sono sciolti. Sembrerebbe una freddura (anzi, chiamiamola battuta che altrimenti non se ne esce più) sull’improvviso caldo delle ultime ore e sulla notizia circolata ieri del picco di temperatura record, raggiunto proprio nella parte russa del circolo polare artico. Invece i Siberia si sono proprio sciolti.
È la stessa band a darne notizia tramite i suoi canali social nella mattinata di oggi, con un messaggio che lascia trasparire serenità e condivisione nella scelta e ringrazia tutti per il bel percorso di questi anni.
Band che come si legge nel post, pur non avendo raggiunto numeri da capogiro aveva conquistato un discreto successo, facendosi apprezzare dal pubblico della scena indie ed anche dalla critica, in un percorso di crescita costante partito circa sei anni fa, ed iniziato a concretizzarsi quando Antonio Sarubbi di Maciste Dischi puntò su di loro, tra i primi della scuderia Maciste, che li tenne a battesimo con il primo disco “In un sogno è la mia patria” nel 2016.
Vennero poi il bellissimo “Si vuole scappare” nel 2018 sempre con Maciste, e l’ultimo “Tutti amiamo senza fine” per Sugar in collaborazione con Maciste nel 2019.
Tre dischi e nel frattempo, tantissimi concerti in Italia e non solo, in cui hanno anche condiviso il palco con Cure, Editors, Interpol, Paul Weller e Baustelle (qui quando li ascoltammo ed incontrammo al Sziget Festival 2018 a Budapest, Ungheria).
Avrebbero dovuto partecipare al festival Sotto il Cielo di Fred a Torino, previsto inizialmente a marzo e slittato poi prima a giugno e infine al 24/25/26 settembre, insieme a Fulminacci e Margherita Vicario. Su questo seguiranno aggiornamenti.
Quando una band si scioglie dispiace, specialmente se è un gruppo che abbiamo apprezzato praticamente da sempre come i Siberia.
La volontà di andare a fondo in percorsi personali e professionali diversi nella musica è indicata come motivazione della scelta.
È facile immaginare un avvio di carriera solista per il front man Eugenio Sournia, mentre Cristiano Sbolci Tortoli (bassista) già un anno fa aveva esordito con la sua band, i Caleido. Scopriremo poi, quale sarà il percorso scelto da loro e dagli altri componenti della band, nel frattempo a tutto il gruppo va il nostro ringraziamento per le belle canzoni (e per essere sempre stati disponibili) oltre chiaramente ad un sincero in bocca al lupo per il futuro.