– di Manuela Poidomani –
Una carezza ad un passato con il quale i Tiromancino sembrano aver fatto pace, ponendo tregua a ciò che è stato per ricordarlo con amore e poesia, tentando di porgere una mano al futuro, sognato con speranza e premura.
È proprio questo il nuovo album della celebre band romana dal titolo “Ho cambiato tante case”, cantato e portato all’esaltazione da Federico Zampaglione che come sempre, è capace di bloccare per un istante tutte le sensazioni dentro lo stomaco per poi liberarle contemporaneamente, come segno di catarsi per una più totale purificazione. Una volontà di far riaffiorare ogni tipo di ricordo, dal più oscuro della coscienza individuale, ai più segretamente conservati con amore, che con responsabilità vengono raccontati e regalati a quel pubblico che non ha mai abbandonato la fiducia e l’ascolto a questa band da sempre amata.
Un album fotografico di sfumature di immagini, atmosfere e ambientazioni; un mix di sonorità, dal pop, al country, folk, rock, reggae e blues; una sperimentazione di libertà e ricerca senza limiti di tempo e spazio; una ricerca interiore senza confini definitivi.
Il disco parte proprio con la traccia omonima all’album, scritta con il cantautore della scena indie romana Galeffi, la cui frase «Ruberemo alla notte il bacio più dolce che c’è» scaglia l’immaginario più romantico che ogni epoca ha mai preservato.
“Domenica” ricorda invece una vera e propria pellicola dai colori accesi e dai sorrisi sui volti, con Carlo Verdone e Claudia Gerini; una memoria infantile di una Roma degli anni Ottanta, trasportata a quella del presente, che consola e allegra la sensazione melanconica che ogni domenica fa percepire in ciascuno di noi.
“Eccoci papà” è il singolo più parlato e dolce dell’intero percorso. Una vera e propria lettera d’amore, sotto sfondo musicale, commovente e omaggiante una delle persone più importanti della sua vita.
La canzone in collaborazione con Carmen Consoli, “L’odore del mare”, è un messaggio di positività per ritrovare quella forza che spesso si perde quando gli ostacoli sembrano troppo alti da superare; ma i due cantautori ribadiscono la necessità di trovare senso ovunque, per salvaguardarsi e preservare ciò che ci circonda, come lo stesso brano “Questa terra bellissima” ci ricorda di fare, attraverso un bellissimo spaccato di immagini.
“Finché ti va” è sicuramente il brano vincente, perché intimo e sensibile, perché capace di attraversare la pelle e far sentire vivi ed eterni per un instante.
E come lo stesso Zampaglione canta nel terzo brano, “Avvicinandoti”: «Sei il posto dove voglio stare», noi potremo parafrase con: «“Ho cambiato tante case” è l’album che voglio ascoltare».