Perché di certo sono gli stilemi classici quelli che si rendono sfacciati lungo le 8 tracce inedite del nuovo disco del cantautore e attore napoletano Giacomo Casaula. Parliamo di “Amore sintetico”, seconda prova discografica che esce per la Trees Music Studio che in rete già si è fatto scorgere con il video di “Ballata per Angelina” pubblicato circa due anni fa.
E non è il solo rimando al passato visto che dentro la tracklist troveremo anche “Indie e De Gregori”, brano del primo disco “Nichilismi & Fashion-week”, non unico momento sociale e forse anche “politico” nel senso romantico del termine. Due etichette di stile che ancor più rappresentano momenti generazionali come l’indie pop moderno, plastificato, fatto di immeritate luminescenze mediatiche… e poi il retaggio culturale di un “vecchio” ormai consacrato all’eterna attenzione. Scontro incontro di generazioni anche dentro tutto il disco di Casaula che non ci sta a piegarsi alle mode e a quel “vecchio” deve molta della sua ispirazione… e non è un caso dunque se le citazioni sono rivolte a Italo Calvino e al suo concetto di leggerezza dentro un brano dal titolo didascalico “Leggerezza cercasi”, ragionamento intelligente sul come la leggerezza sia comunque un concetto mercificato e deformato anche oggi… e poi troviamo a chiusa “La Javanaise”, omaggio (unico nel disco) a Serge Gainsbourg. “Amore sintetico”, come fa dentro il brano “Piazzaffari” in qualche modo ci prova (e spesso riesce) a denunciare una liquidità presente… lo fa rafforzando il concetto di dettaglio che nel suono e nel modo di arrangiare la voce cerca la sua massima espressione…