– di Assunta Urbano –
In questa settantunesima edizione del Festival di Sanremo, il pubblico televisivo è tornato, ancora una volta, a dividersi. Tra generazioni a confronto, la media dei telespettatori ha conservato gelosamente i personali pregiudizi e non si è aperta abbastanza oltre i propri orizzonti. “Stravaccato” sul proprio divano, ognuno ha sostenuto il preferito senza curiosità verso gli altri concorrenti. Non ne avevamo dubbi, in realtà. Non pensavamo che la rivoluzione potesse passare per la TV e tanto meno per il palco dell’Ariston.
Poi, però, è arrivato Fulminacci ed ha attratto in modo positivo l’attenzione anche di chi lo ignorava.
Abbiamo parlato già più volte del cantautore romano – qui l’intervista – in grado di fare breccia nei cuori di diverse generazioni. E, ormai, possiamo dire che non servono più le presentazioni. Dal 2019 – che lo ha visto protagonista al Primo Maggio, al Premio Tenco, al MEI di Faenza (in cui è stato eletto Miglior Giovane rivelazione dell’anno secondo ExitWell) – ne ha fatta di strada. E, come un fulmine a ciel sereno, oggi lo abbiamo visto in diretta in prima serata su Raiuno.
2019-2021 DA “LA VITA VERAMENTE” A “TANTE CARE COSE”
Fulminacci ha esordito due anni fa con “La vita veramente”, album che sarà a breve seguito da “Tante care cose”. Un augurio tipicamente romano segna questo 2021 del cantautore e il titolo del disco in uscita il 12 marzo. Tra le tante sorprese, si nasconde nelle pagine cartacee della copia analogica una piccola perla: ognuno dei dieci pezzi ha una sua copertina, realizzata grazie all’utilizzo di un software che crea immagini tramite i testi delle canzoni. Le foto appaiono uniche agli occhi di chi le ammira. Lo stesso accade anche con le canzoni, mutevoli a seconda di chi le ascolta. I pezzi nascono dalla mente dell’artista ed hanno lo scopo di diventare parte delle memorie degli ascoltatori. Nel lavoro completo di metà marzo, i fan ritroveranno “Canguro”, “Un fatto tuo personale” e “Santa Marinella”, il brano portato sul piccolo schermo.
“Tante care cose”, ironico, schietto e sincero, racconta eventi e situazioni che stanno a cuore a chi canta. E ci darà la possibilità di conoscere nuove sfaccettature del cantautore che ha conquistato non solo il pubblico dei live, ma anche quello televisivo.
FULMINACCI “PENSA POSITIVO” SUL PALCO DELL’ARISTON
L’obiettivo di Filippo Uttinacci sul palco dell’Ariston è stato quello di portare allegria e leggerezza. Come l’artista ha sostenuto nel corso della conferenza stampa di venerdì 5 marzo, prima dell’ultima serata sanremese, “al momento possiamo solo sperare” e “prendere quello che il presente ci regala”.
Fulminacci ha deciso di “Pensare positivo” e nella serata cover si è esibito in un mini siparietto impeccabile con Valerio Lundini e Roy Paci, dando una nuova luce al pezzo spensierato di Jovanotti.
MA COME SI CONQUISTA IL PUBBLICO TELEVISIVO?
Non è la prima volta che il giovanissimo appare sul piccolo schermo, ma è nella prima settimana di marzo che ha attratto diverse tipologie di pubblico. Come ha fatto? Come egli stesso afferma: “la scena televisiva non è come quella concertistica”. È una sfida, che non tutti riescono ad affrontare in modo sereno, uscendone vincitori. Lo schermo può inghiottirti, così come il suo pubblico che avrà impresso nella mente per sempre ogni tuo minuscolo errore. Non è per nulla facile arrivare in una realtà del genere e reggere la pressione. L’artista diventa un personaggio, un po’ immaginario, un po’ reale.
“Bisogna pensare di essere cartoni animati”
Esatto, proprio così. È necessario calarsi in nuove vesti ed il romano l’ha fatto non perdendo la sua originalità e quell’esigenza di raccontare, aspetto che l’ha contraddistinto fin dagli inizi della sua carriera.
Fulminacci è stato in grado di affrontare questa avventura conservando la sua integrità e la sua personale identità. Un centro pieno al bersaglio, che merita ampiamente i nostri applausi.
In questi giorni, “Santa Marinella” è stata una delle hit più trasmesse in radio e una delle canzoni più cliccate sul web. Se due anni fa non ci saremmo aspettati questo risultato, oggi non solo è normalità, ma anche un enorme piacere poter ritrovare il suo nome meritatamente tra i “più grandi”.
Filippo vorrebbe poter timbrare il biglietto del live che Paul McCartney aveva fissato per il giugno 2020 a Napoli. Nell’attesa di poter tornare sotto e sopra ad un palco, Fulminacci si augura di essere in studio di registrazione. Tra cinque anni e, magari, anche di più.