– di Giacomo Daneluzzo –
Ombrastella è il suggestivo titolo scelto per l’esordio ufficiale del progetto FoFoForever, un brano evocativo e immaginifico, capace di far sognare e allo stesso tempo di porsi quasi come un manifesto programmatico, per la precisione con cui definisce un immaginario fatto di VHS col nastro spezzato, altalene su cui baciarsi, centri commerciali che bruciano…
FoFoForever è la nuova creazione di Stefano Poletti (autore/compositore/produttore, voce, chitarra acustica), artista a trecentosessanta gradi già noto come chitarrista e polistrumentista dell’Officina della Camomilla e come regista di videoclip musicali (e non solo), insieme a Silvia Terlizzi (voce, chitarra elettrica), Michela Canavesi (xilofono, omnichord) e Vanessa Degani (violoncello). Ed è proprio dall’Officina che arriva una collaborazione d’eccezione, che impreziosisce ulteriormente questo primo singolo: un inciso di Francesco De Leo, cantautore che dell’Officina della Camomilla è da sempre voce, leader e autore di tutti i brani, che in Ombrastella, presta la propria interpretazione vocale a uno dei momenti più iconici del testo.
Il nostro ultimo caffè
Noi due sdraiati sul soffitto
Mi hai lasciato la tua maglietta
Con GG Allin crocifisso
Ombrastella è una canzone onirica, ambientata in un’adolescenza eterna, fuori dal tempo e dallo spazio – appare in questo senso coerente il fatto che la copertina del singolo sia stata disegnata da Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che di questo concetto hanno fatto una parte importante della propria poetica. La voce di Stefano Poletti e quella di Silvia Terlizzi si alternano e si fondono tra loro, in un riuscito connubio dal sapore baustelliano, e cantano il commiato tra due persone legate da una forte amicizia, che si devono separare per via di una partenza imminente motivata dalla volontà di trovare la propria strada.
Il singolo, uscito non a caso il giorno del Pride (28 giugno), è un inno alla libertà e alla gioventù, con un invito sotteso a non aver «paura di vivere». Suona insieme malinconico e allegro, fresco e nostalgico; la storia è tanto semplice quanto emozionante ed è un’eccellente presentazione di un progetto che appare estremamente interessante, il primo interamente capitanato da Stefano Poletti sin dai tempi dei leggendari Pecksniff, che sicuramente ha molte sorprese in serbo per il futuro.