In copertina, due amanti si abbracciano, nudi, su un ring di pugilato, come sfiancati da un incontro durato ore, come se dopo aver fatto l’amore avessero litigato e ora fossero di nuovo pronti a fare la pace. Ci Vorrebbe Una Notte è il titolo del brano d’apertura, scritto insieme a Calcutta, e forse ci dice proprio quant’è stato lungo quell’incontro di boxe.
La seconda prova di Filippo Dr.Panico, a quattro anni da So’ Ragazzi, è un disco che oscilla tra leggerezza e profondità parlando di esperienze personali, e quindi per questo potrebbe essere definito cantautorale. Ma a ben vedere, tutto è cantautorato, basta essere – appunto – cantanti e autori. Così come ogni romanzo è un’autobiografia, basta essere scrittori ed aver avuto una vita. E anche se il romanzo di questo giovane musicista romano d’adozione ma nato in Basilicata è solo alle prime pagine, ci sono già tutte le premesse per un best-seller.
Tu Sei Pazza è un disco sostanzialmente pop ma innervato di elementi rock e punk, con punte di hardcore, come in Se Bruciasse La Città o nel singolo di lancio Ogni Volta Che Te Ne Vai, che contiene pure un bel bestemmione di quelli che quanno ce vo’ ce vo’. Perchè “la bestemmia, come figura di comunicazione sia sonora che d’impatto, è l’unica cosa assimilabile ad un punto esclamativo”, ha dichiarato il Nostro di recente.
Lui è scanzonato, istrionico, irriverente, un po’ cinico e un po’ romantico, e la sua figura rispecchia tutti i canoni dell’hipster metropolitano, occhiali e barba inclusi. A vederlo così diresti che è uno che di musica ne scrive, più che farne. E invece ne fa, e pure di buona, come si evince soprattutto da brani come Bravo A Parole, Compari Scompari, Come Sai Fare Tu e la title-track. Pezzi asciutti, tirati, taglienti, avvalorati dalla registrazione in presa diretta ma comunque forti di una scrittura pensata, rifinita e dettata dal gusto. Il gusto, certo, quello senza “buon” davanti, che invece è per gli ipocriti.
Valerio Di Marco