Un esordio che gravita dentro un suono che fa il verso a quell’America del sud che genera in tanti di noi le memorie nostalgiche di una Paisley Underground ancora viva dentro tante nuove scritture. Com’è vivo il santo post punk tutto inglese. E nell’esordio dei Ficstrip intitolato “Hopes and Shadows” si respirano anche due fronti opposti: i fraseggi di un pop internazionale e le belle dinamiche alternative anni ’90 e poco più. Disco di dualismi e di emancipazione, dentro cui luce e ombre sembrano giocarsi la partita. E non è un caso che la ficcante “Fallin’ Down” sia corredata di un video dentro cui la riconoscibilità è l’ultimo degli obiettivi.
Un bianco e nero privo di margine e di identificazione. Allegoria, come allegorico sembra essere tutto il tessuto narrativo dei 6 musici che gravitano in Lombardia. Chitarre liquide, distorsioni “composte e pulite”, persino quando si fanno decisamente aggressive come nella chiusa dell’ascolto affidata a “Sweet Shiny Soul” dove il punk o quei colori collegiali lasciano il posto ad un fronte rock più efficace… se non fosse per la voce, sempre puntuale a schernire la serietà della faccenda, con questi disegni melodici allegorici a loro volta. E qui, forse più che per altri aspetti, l’istinto richiama alla mente quel modo di fare dei Beatles che tanto governano le ispirazioni di ognuno. Quel cantato che molto rimanda ai REM per certi versi, come nelle vocali estesi di “Massive Icefall”, si mescolano a comparti di drumming decisamente più epici e metal e il connubio, molto alla FooFighter di “Hero” che troviamo in “D.I.D.” non smentisce le attese.
Mi fermo qui anche perché questo Ep mi consegna solo 5 tracce, troppo poche per la fame che mette e per il modo che ha di solleticare il gusto. Un’opera prima decisamente interessante che speriamo dia presto nuovi frutti e che non perda quel piglio istintivo che sempre, come in questo caso, genera molta personalità.