EXITWELL TOP 10 ALBUM 2010 – 2019
#5 | COSMO – COSMOTRONIC
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di Riccardo De Stefano
L’exploit de “L’ultima festa” non ha certo intimorito Cosmo, che torna nel 2018 con un progetto chiaro in testa: prenderti per mano e trascinarti nella musica per ore. “Cosmotronic” è, infatti, più che un album, un percorso. Nei due dischi – esatto, un disco doppio nel 2018 – si parte dal dialogo intimista di “Bentornato”, che funge da proemio dell’opera, e si balla per più di un’ora, fino al singulto finale di “Tu non sei tu”. Nel primo disco, Cosmo abbraccia la forma canzone in un afflato di scrittura pop, e vince a mani basse la gara su chi sia il più innovativo in Italia: “Sei la mia città” e “Turbo” sono singoli perfettamente in linea con i sentori generazionali dell’indie contemporaneo, ma lontani da qualsiasi cliché del genere, per cui, sì, ritornelli cantabili e brani ballabili ma senza disagismi di maniera. La cassa in quattro non è un ostacolo, quanto una declinazione personale: canzoni come “L’amore” e soprattutto “Quando ho incontrato te” (pop ad alti livelli) potrebbero reggere benissimo anche senza l’impianto electro e nessuno, in caso, se ne accorgerebbe. Tra tutti i brani spicca per coraggio “Tristan Zarra” per il suo dadaistico sciogliersi tra incursioni parlate, dilatazioni psichedeliche, voci di bimbi e narratori, il tutto sospeso nel quasi comico refrain “Polizia Polizia/ Pizzeria Pizzeria”. Il disco due è una pura produzione elettronica, dj set perfetto e pensato per rendere la festa infinita, tra le tensioni di “Attraverso lo specchio” e il riposo di “La notte farà il resto”. “Cosmotronic” è un lavoro seminale, in questo momento storico: un punto fermo nella musica italiana e la conferma di un artista che ha saputo creare un linguaggio nuovo in tempi di pura nostalgia sonora.