EXITWELL TOP 10 ALBUM 2010 – 2019
#1 | IOSONOUNCANE – DIE
-
di Edoardo Biocco
Da qualunque verso lo si prenda, quel verso sarà quello giusto, ed è questo a far di DIE un ottimo lavoro sperimentale. Non che i contenuti siano del tutto originali, ovviamente, ma il modo di unirli in un unico lavoro è sorprendente e, cosa più importante, nuovo all’interno del panorama italiano. È un album cangiante, in continua mutazione, capace di sorprenderci continuamente. Elettronica, chitarre acustiche, suoni cupi, canzoni melodiche anticipate da sottospecie di echi tibetani. In più c’è la voce di Jacopo Incani. Quella voce con un timbro e uno stile così retro, che ricorda il prog italiano dei tempi d’oro, quello degli anni ‘70, con i suoi acuti e la sua poesia surreale. Sarebbe interessante dare a questo album una lettura prog e revival, la quale troverebbe conferma in brani come “Buio” e “Carne”, ma sarebbe riduttivo. Cosa è allora DIE? Un album molto interessante, che mostra la profondità dell’autore e il suo eclettismo. L’artista sardo infatti raggiunge una perfetta sintesi di vecchio e moderno, di italiano e chiaramente straniero, riuscendo comunque a rilasciare un prodotto che non lasci trapelare le proprie influenze ma che abbia un suono proprio, autentico. Il lavoro di Jacopo Incani mente dietro al progetto degli Iosonouncane, è assai promettente, specie se continuato su questa linea di sperimentazione e rivisitazione.