Ormai anche il 2022 ci saluta, e giunti agli sgoccioli di quest’anno, anche noi di ExitWell vi proponiamo la nostra personalissima classifica di fine anno dei dischi che ci sono piaciuti di più.
È stato un anno lungo e strano, con grandi dischi e molte cose ancora da capire, in un apparente vortice di successi e grandi numeri e una crisi sottaciuta dai più che sembra incominciare però a farsi sentire ogni giorno in maniera più forte.
Intanto, a noi non rimane per ora che guardare a quanto di buono è successo quest’anno, e lo facciamo presentandovi i nostri 20 dischi preferiti dell’anno!
fateci sapere se siete d’accordo con noi, e ovviamente ci si vede nel 2023!
20 | FUERA – CIRCO MEZZALUNA
Il “Circo Mezzaluna” dei Fuera è una bella giostra di suoni e colori, capace di unire vibes latine e cassa dritta con un languore sensuale avvincente. Una sorta di post-urban di grande fascino.
19 | MARCO FRACASIA – ADESSO TORNI A CASA
Quello di Marco Fracasia è un progetto in cui si mescolano le influenze più disparate, dal dream pop all’indie grezzo di primi anni Duemila. E ci è piaciuto per questo motivo: l’unica cosa che gli interessa è fare musica, bella. Un vero outsider di una generazione (forse non solo la sua) che desidera raggiungere il successo, anche mettendo da parte la materia artistica.
18 | VIERI CERVELLI MONTEL – I
“I” non è un traguardo, ma l’inizio di un percorso ricco di introspezione e sperimentazione. La forma canzone tradizionale viene distrutta, lasciando spazio a improvvisazioni elettroniche. Nove canzoni intense e laceranti, in cui Vieri Cervelli Montel prende coscienza del suo io interiore e mette in musica la sua sfera privata..
17 | IBISCO – NOWHERE EMILIA
Un po’ di punk e un tocco di elettronica su base di Pianura Padana: ecco gli ingredienti del nuovo, stratosferico e stratificato album di Ibisco. Impossibile non parlarne. Un bel mescolamento di elementi azzeccati; buoni i testi e le atmosfere nebbiose stile new wave sono a tratti disorientanti ma forse efficaci proprio per questo.
16 | LNDFK – KUNI
Italiana ma dall’anima internazionale, LNDFK tira fuori un gioiellino, “Kuni”, che non sfigurerebbe in nessuna playlist internazionale. Prendete R’n’B, jazz, elettronica, un pizzico di sperimentazione, frullate tutto in salsa fusion e la sorpresa è servita. Una gioia per le orecchie e una promessa per il futuro.
15 | LEATHERETTE – FIESTA
“Fiesta” è sicuramente un concentrato di energia, che, unito alla necessità di cinque ragazzi giovani di fare musica, senza la paura di sperimentare, e quindi mettendo insieme le diverse influenze con cui sono cresciuti, ha portato alla realizzazione di un disco vincente, che riesce perfettamente ad attualizzare brani modern post-punk, parlando di amore ed accettazione di sé.
14 | CMQMARTINA – VERGOGNA
L’anima da popstar c’è, e “Vergogna” conferma le qualità cantautorali di cmqmartina, che sa come realizzare un prodotto non soltanto focalizzato sui singoli. Una scrittura più matura e una vena pop che non si perde fanno di “Vergogna” un ottimo lavoro e la conferma di una voce importante in Italia.
13 | MANUEL AGNELLI – AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO
L’esordio solista di Manuel Agnelli è vicino e lontano al tempo stesso da quanto fatto con gli Afterhours. “Ama il prossimo tuo come te stesso” ha alcuni episodi fenomenali, come “Proci”, ma riesce nonostante tutto a non soddisfare appieno, non per quanto ci si potesse aspettare da un artista del suo calibro. Bene, ma non benissimo.
12 | CALIBRO 35 – SCACCO AL MAESTRO vol. 1 e 2
L’omaggio al Maestro italiano del cinema, Ennio Morricone, funziona ed è sentito e doveroso. I Calibro 35 si confermano eccellenze ed è un privilegio avere musicisti così preparati e attenti, in un mare di grandi produzioni copia-incolla. Un’opera che omaggia la Storia e per questo ci mostra le ombre del presente.
11 | C’MON TIGRE – SCENARIO
Quando c’è talento, personalità ed esperienza, è difficile rimanere delusi. “Scenario” dei C’mon Tigre è un’avventura sonora in giro per il mondo, tra suoni vicini e lontani e soundscapes affascinanti. Se oggi manca il coraggio di dire qualcosa di diverso, per fortuna c’è ancora qualcuno intenzionato a raccontarci come si possa fare una musica diversa senza nessun compromesso.