Ed è decisamente un disco che al gusto glamour e alla forza popolare unisce la contaminazione culturale e geografica, viaggia nel tempo e in ogni cosa ci mette del suo che arrivi dal suo tempo di vita… come se passato e futuro iniziassero a dialogare al momento. Un trombesttista che di certo non ha bisogno di presentazioni: Eusebio Martinelli sfoggia il suo suono per un disco dal titolo didascalico: “Trumpet Explosion”. E non fa sconti di nessun tipo: dalla milonga famosissima al rock passando per la “canzone d’autore”… e le virgolette sono opportune, anzi doverose.
Un nuovo disco di vita e di energia… nato in tempi apocalittici. Il tuo personale gesto di resistenza?
Venivamo da un periodo in cui spesso mi lamentavo del fatto di non avere mai abbastanza tempo per fare tutte le cose che desideravo: in particolare poter suonare, con la dovuta calma, le cose che più mi interessavano. Improvvisamente mi sono trovato ad avere tutti i giorni, dal mattino a sera, tutto il tempo libero che volevo: non più un concerto, un viaggio, una prova… A questo punto mi sono letteralmente rinchiuso per un lungo periodo nel mio camper, dopo averlo trasformato in uno studio di registrazione, per studiare, approfondire e realizzare nuova musica. E’ stato entusiasmante vedere questo nuovo progetto prendere forma e in un certo senso è stato anche grazie a questo assurdo periodo al quale, comunque, non avremmo potuto sottrarci.
Parlaci della produzione… fatta a doverosa distanza?
Esatto! In un primo momento avevo addirittura pensato che sarebbe stato originale scrivere sulla copertina del vinile: “tutti i partecipanti alla realizzazione di questo album hanno operato esclusivamente da casa propria, nessuno si è mai incontrato”. In effetti ognuno ha lavorato rigorosamente da casa nel proprio studio musicale. Musicisti, tecnici del suono per mixaggio e mastering, tecnici per la grafica e i video, inoltre management, booking, comunicazione… Incredibile ma vero!
La tua musica (come poi dovrebbe essere la musica in generale) vive e si manifesta molto dentro la complicità anche fisica dei suoi protagonisti. Come avete sopperito a questa mancanza viste le restrizioni? Parlo ovviamente di emotività e di suono… non si sente la differenza secondo te?
nella vita è necessario adeguarsi alle situazioni e ai periodi storici, e così abbiamo necessariamente dovuto fare in questo lungo periodo di isolamento, diversamente avremmo solo potuto scegliere di non realizzare nulla. Immagino che un domani, tra molti anni, quando si ascolteranno dischi registrati nel 2021 li protremo riconoscere perché registrati in questo modo, come ad esempio sono oggi caratteristici i dischi registrati negli anni 70 perché in analogico o nel 2000 perché in digitale… Sì, certamente è stato limitante non vederci tutti insieme in studio ma è anche vero che è stato molto entusiasmante lavorare con tutta questa insolita calma nell’intimità di casa, diciamo che è stata un’esperienza profonda.
E ora vivrà dal vivo?
Non mi sembra vero che tra pochi giorni torneremo sui palchi e non mi sembra verò che sarà tutto come prima e più di prima! Abbiamo già in programma diversi spettacoli in Italia e all’estero e sono sicuro che ora il calendario si riempirà come in passato. Abbiamo attivi due diversi spettacoli: questo nuovo “Trumpet Explosion” appunto e il mio caro vecchio progetto per far festa “Gipsy OrkeStar”. Tutte gli aggiornamenti saranno sui miei social o sul sito ufficiale www.eusebiomartinelli.com