– Di Manuela Poidomani
foto di Stefania Brovetto –
Forse una tra le band più stravaganti e sui generis degli ultimi tempi: gli Eugenio in via di Gioia aprono la seconda serata della rassegna estiva Cuori impavidi, i concerti acquatici alle tribune dell’Idroscalo di Milano ideata da Mi Ami Festival e Circolo Magnolia in collaborazione con la app Flowe.
Si chiama “Concerti leggeri” il mini tour ideato dalla band torinese che ha rotto il silenzio di questo lungo periodo di attesa per la riapertura dello spettacolo dal vivo.
E chi meglio di loro poteva portare tanta gioia e spensieratezza alle sponde di Milano ?
Il gruppo formato da Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo di Gioia e Lorenzo Federici sa il fatto suo ma soprattutto conosce il pubblico che negli anni li ha seguiti e supportati con amore e passione che non ha esitato a cantare e a divertirsi con la band del cuore pur rimanendo seduto e distante dal scenografico ed insolito palco sull’acqua ideato per contrastare il pericolo di contagio e per rispettare tutte le normative di sicurezza anti Covid-19.
Ed è proprio su questa sponda, conosciuta da tutti come “il mare di Milano”, che riparte la città italiana europea per eccellenza con la musica live e la voglia di riavvicinarsi per dare fine (o quasi) a questo lungo periodo di distanziamento sociale e isolamento.
Il pezzo di lago che divide il palco dagli spalti è stato dimenticato agli occhi degli spettatori perché gli eccentrici torinesi li hanno fatti sentire fin dall’inizio parte dello spettacolo, oltre che con la loro musica, anche grazie a dei piccoli sketch tra un singolo e un altro e tanta sana improvvisazione ispirata alla gente, al luogo e all’atmosfera. Tra risate, canti e intrattenimento, un turbinio di emozioni ha caratterizzato un insolito giovedì sera parte di un anno completamente atipico.
Inserita ovviamente nella scaletta della serata “Tsunami”, la canzone in gara a Sanremo 2020 categorie “nuove proposte”, che ha permesso al gruppo di farsi conoscere anche al grande pubblico dell’Ariston, aggiudicandosi il premio della critica “Mia Martini”.
Tra i momenti più coinvolgenti della serata troviamo due dei più famosi brani della piccola ma grande band torinese: “Altrove” e “Lettera al prossimo”. Quest’ultima è anche una campagna di crowdfunding lanciata sul loro sito per ricostruire e ripiantare una parte di foresta in Trentino distrutta lo scorso anno dalla tempesta Vaia. Infatti le questioni ambientali, i progetti sociali e la tutela dell’ambiente sono stati temi presenti fin dai loro primi dischi.
Il concerto si conclude con il brano di Neffa dal titolo “Cambierà” che gli Eugenio in via di gioia hanno cantato per ricordare le dirette condotte dal gruppo durante il periodo di quarantena, concluse sempre sulle note di questa canzone dal fronteman Eugenio. “Ma non sarà così sempre, perché tutto cambierà… cambierà, Per ogni vita che nasce… cambierà, Per ogni albero che fiorirà… cambierà, Per ogni cosa del mondo… cambierà, Finchè il mondo girerà… cambierà” è stato il motivetto che ha fatto vibrare l’idroscalo di Milano con le voci di tutti i presenti. Un incentivo a non smettere di credere che davvero qualcosa cambierà e che si potrà tornare ad essere un tutt’uno con la musica. Perché la musica non esiste se non nel suo insieme e sicuramente gli Eugenio In Via Di Gioia ce lo hanno ricordato.