Perché sotto i riflettori della grande scena passano sempre i nomi pettinati di grandi label discografiche. Qui abbiamo invece una grande Autoproduzione, un artista che da anni vive e fa strage di click sul suo territorio e, piano piano, sta raggiungendo il resto del nostro bel paese. Fin da questo ultimo lancio dal titolo “I Love Bombolone”, un tormentone che spopola in radio e sgomita anche nel video di YouTube. Subito in anteprima su Repubblica, poi su Rai3, poi in lungo e in largo sui magazine di settore e non solo. ENDI arriva negli store digitali con questo nuovo disco dal titolo “Ci Vorrebbe la Felicità” e spesso si pregia della voce speciale di Glora B Vega a farle da featuring…
Lo abbiamo incontrato per voi. L’intervista in esclusiva per ExitWell.
Rap & HipHop. Prima nascevano dalla strada e dai quartieri degradati di periferia. Oggi?
Oggi i tempi e i mezzi sono cambiati. L’Hip Hop in strada c’è ancora, non come prima, ma comunque c’è. Oggi in Italia i ragazzini approcciano con il rap tramite internet e i media, una cosa che prima non accadeva. Oggi i ragazzini si avvicinano al rap per moda e non con la voglia di capire il movimento culturale dell’Hip Hop con i suoi messaggi e i suoi valori. È bello che il rap oggi sia il genere più forte che abbiamo in Italia però per molte cose ne viene fatto un uso sbagliato e tutto questo fa perdere tutto quello che c’è nel profondo.
“Ci vorrebbe la felicità”: possiamo dire che questo è un concept album?
I brani di Ci vorrebbe la felicità sono nati prevalentemente dal mio stato d’animo non seguendo un concept studiato. Però tutti i brani hanno il concetto di “ci vorrebbe la felicità”. Il titolo dell’album è nato ad album finito e non prima.
Oggi gli artisti sono anche imprenditori di se stessi. Da imprenditore e da artista: meglio il tormentone commerciale o la fine ricerca dell’espressione?
Il tormentone commerciale ha fatto sempre parte della musica. Che poi il termine “commerciale” è nato per indicare un prodotto musicale che ottiene un certo numero di vendite a livello commerciale. Il rap commerciale non è un genere musicale ma viene chiamato così quel rap che ottiene numeri importanti a livello commerciale. Io posso fare un brano orecchiale con sonorità di facile approccio ma se il brano non ottiene numeri a livello commerciale non può essere definito commerciale. Comunque penso e credo che il brano, definiamolo da “tormentone”, ci deve essere però è importante che dia un messaggio e non sia solo fine a se stesso. Si possono dire grandi cose anche con poche parole.
Su ExitWell diamo spazio anche e soprattutto alle realtà che vivo e prolificano la scena alternativa. Secondo te c’è buona musica? C’è un buon movimento? Oppure qualche consiglio: dove trovare grande musica oltre ai media conosciuti?
Si di grande musica c’è ne. Oggi con internet e navigando bene si può trovare della buona musica nascosta fatta davvero bene. Chi ama la musica ama ricercare sempre qualcosa di nuovo e innovativo che si allontana dal grande schermo. In internet è facile trovare tante cose improponibili ma è facile scoprire tanta musica valida. Poi bisogna andare anche nei locali che propongono musica live dove si possono trovare in esibizione artisti e gruppi emergenti davvero bravi.
Questo nuovo disco di ENDI quanto è autobiografico? Lo stai dicendo a noi oppure serve anche a te un po’ di felicità?
La felicità è uno stato d’animo. È uno stato d’animo che non dura molto. La serenità è una cosa che hai dentro e che trovi quando scopri te stesso e ti aiuta ad affrontare le situazioni della vita. Io non ho il volto della felicità, però dentro ho trovato la mia serenità. “ci vorrebbe la felicità” è nato dal fatto che viviamo in un mondo dove abbiamo tutto e non siamo mai contenti, non riusciamo ad apprezzare quello che abbiamo, vogliamo sempre di più. Lo testimonia il fatto che c’è troppo odio al mondo e poco amore, che i messaggi che ci arrivano sono messaggi malsani, fittizi, e messaggi pieni di odio e menzogna.
Restando confinati nel tuo mondo musicale. Pensi che nel nostro paese prima o poi riusciremo ad ascoltare un rap puro su larga scala senza che debba essere prima contaminato e/o inquinato dal pop mediatico?
Il rap puro esiste. Ma non è quello che passa in radio e in televisione. Il rap puro c’è sempre stato e ci sarà sempre, non bisogna fermarsi al rap della televisione, che comunque sia è buono che ci sia, ma quel rap deve servire a chi non conosce il rap e l’hip hop ad arrivare al rap puro che c’è lontano dai media.
Angelo Rattenni