– di Martina Rossato –
“Sinusoide” è il nuovo lavoro in studio di Elisa Erin Bonomo, cantautrice e chitarrista nata a Dolo nel 1986 e con alle spalle un disco e moltissimi concerti live. L’album è stato registrato presso il NoShoes Recording Studio e prodotto da Dischi Soviet Studio in distribuzione Believe. Punto di partenza di questo album è un’esigenza da parte dell’artista, che ha deciso di mettere in luce le proprie fragilità per arrivare a renderle un punto di forza, condividendole con il pubblico.
La forma attraverso cui Erin ha deciso di parlare delle proprie fragilità è quella del concept album, il miglior strumento per una cantautrice che voglia narrare una storia in tutti i suoi aspetti e con le complicazioni che ne sono implicate. “Sinusoide” si apre con “Ciclicamente”, un brano che ci presenta il macrotema del disco: l’aspetto di ciclicità della vita. Il disco è inoltre diviso in due parti, è stato infatti definito da Elisa un disco “tao”, dal Principio della filosofia taoista. “Tao” è, è l’Universo, è il divenire, è il movimento costante dell’esistenza, è polarità: in esso il principio negativo dello yin e quello positivo dello yang convivono. Allo stesso modo, anche nel disco, convivono due anime apparentemente in contrasto l’una con l’altra: una prima metà più punk e decisa e la seconda parte più dolce. L’artista stessa parla di una dualità alla base della sua stessa persona. Tramite questa visione arriva a generalizzare le riflessioni che partono da se stessa e dalla sua esperienza personale, per rendere il suo pensiero condivisibile dagli ascoltatori.
Come ci ricorda il monologo all’inizio del video di “Altrove”, “il dualismo è la nostra stessa esistenza”. Più in particolare, l’album fa riferimento alla duplice natura dell’amore, visto sia in quanto espressione terrena di un sentimento, sia quanto elevazione spirituale di un’anima. Il suo punto di vista rimane quello di una donna forte, come dimostra anche la sua biografia, oltre che il suo primo precedente album, “Antifragile”. Non passa inosservata poi la sua partecipazione al collettivo di cantautrici “W.A.V– Women Against Violence”, che si pone l’obiettivo di raccogliere fondi per le donne vittime di violenza e di stalking e la cofondazione di “UNICA – Cantautrici Unite”, realtà nata nel 2020. L’ultima traccia dell’album, “Mille splendidi soli”, è un omaggio al romanzo di Khaled Hosseini, la cui protagonista è una ragazza afghana alla ricerca della propria libertà. Anche “Sinusoide” nasce da una raccolta fondi (Produzioni Dal Basso), scelta nata da una motivazione economica, ma non solo: una campagna di crowdfunding permette all’artista di capire quanto il pubblico sia disposto ad investire.
Erin è un’artista che ama da sempre esibirsi live ed ha presentato “Sinusoide” il 3 dicembre all’Argo 16 di Marghera, cantando e suonando la chitarra e le percussioni. Al suo fianco, Aligi Pasqualetto alle tastiere, Stefano Miozzo al basso, Fabio Ferrante alla batteria, Samantha Giordano e Silvia Girotto ai cori e la partecipazione del violino di Giovanna Rados.