– di Giacomo Daneluzzo –
Senza farmi male è il titolo dell’esordio solista del cantautore Edoardo Nocco, classe 1997; il disco arriva dopo la pubblicazione di una serie di singoli: È tutto un gioco, pubblicato a ottobre 2019, e i seguenti Senza farmi male e Fragile. L’album, registrato all’Hill Studio Production, mixato da Giulio Farinelli e masterizzato da Giovanni Nebbia, in arte Meniak, presso l’Ithil World Studio, è uscito digitalmente per Dischi Sotterranei, con distribuzione Artist First. Senza farmi male è dunque il primo lavoro di Edoardo Nocco dopo l’esperienza significativa dei Cantiere 164, gruppo con cui ha pubblicato vari singoli dal 2014 e con cui si è esibito su palchi di un certo rilievo come I-Days Festival, MEI e Sanremo Giovani. Nonostante le esperienze positive con i Cantiere 164, Edoardo Nocco ha deciso di intraprendere la carriera solista e di incamminarsi per un sentiero più personale, rispetto all’attività del gruppo.
Il disco del giovane cantautore è fortemente influenzato, musicalmente e liricamente, sicuramente dalla scuola cantautorale nostrana – d’altra parte la Liguria, terra natia di Edoardo Nocco, è la patria di alcuni tra i più grandi cantautori di sempre, come De André, Tenco, Lauzi, Fossati, Ciampi e moltissimi altri – ma con uno sguardo alle cose e un’attitudine, anche sonora, allo stesso tempo estremamente contemporanei. L’influenza della tradizione si sente soprattutto nella costruzione delle canzoni, che si fondano tutte su giri di chitarra e pianoforte, su cui vengono realizzati raffinati mosaici sonori, anche grazie a una produzione elegante e sicura, sapientemente contaminata, a tratti, da sonorità più elettroniche.
Nei testi di Senza farmi male s’intravede una grande urgenza espressiva, che conferisce al disco una sensazione di notevole spontaneità e di immediatezza comunicativa. La title track, Senza farmi male, posta all’inizio dell’album, delinea i contorni di una figura onirica e ideale, a cui l’io narrante chiede di insegnargli a volare, metaforicamente, a vivere. Sembra emergere, a tratti, un rapporto quasi conflittuale con l’esistenza, e in particolare con l’idea del passato, un rapporto che emerge da diverse canzoni, insieme a una forte volontà di riappacificarsi con lo stesso passato e con i suoi demoni, passando attraverso la rievocazione delle relazioni passate e di ricordi sfumati. Questo rapporto a tratti problematico, che viene indagato a più riprese nel corso dello svolgersi dell’album, è infine apertamente toccato nella traccia di chiusura, Assente, che ha come argomento proprio la dialettica tra passato, presente e futuro: il passato, infatti, è visto come potenzialmente bloccante nei confronti del presente, ma anche come riferimento da tenere in considerazione nell’approcciarsi al futuro, in quanto è proprio guardando al passato che è possibile evitare di ricadere nuovamente in errori già commessi.
In soli venti minuti, la durata di questo EP, Edoardo Nocco riesce a esprimere in modo completo ed efficace la propria poetica, da cui emerge una certa consapevolezza nell’approcciarsi agli argomenti trattati nei testi. Venti minuti sufficienti a farci entrare nel suo mondo e nei suoi discorsi, abilità comunicativa resa ulteriormente efficace da un terreno sonoro, quello su cui si muove, di qualità sorprendente: quella di Edoardo Nocco potrebbe effettivamente rappresentare un’alternativa, sia sul piano della forma che su quello del contenuto, alla nuova scuola di cantautori italiani, ponendosi a metà tra una produzione più leggera, più pop, e una più propriamente cantautorale, in grado anche di scavare più in profondità. La poetica di Edoardo Nocco, per come emerge da Senza farmi male, sembra essere intrisa di speranza, altra differenza sostanziale con la maggior parte dei testi odierni; una speranza dovuta alla consapevolezza che una costante ricerca, una continua analisi di se stessi e del mondo, può portare a qualcosa di positivo rispetto ai drammi dell’esistenza, che pur non restano ignorati, ma al contrario sono descritti in modo molto lucido e maturo dai testi del cantautore.