Sono frattali distorti, sono muri di suono che impediscono alla luce di passare e dare forma alle normalità di tutte le cose. Sono idee più che concetti. Sono intenzioni più che soluzioni. Già da questo titolo “Io” che qualcuno potrebbe anche vedere come In / Out o Input / Output. Ma è l’ES il vero centro di questo nuovo disco degli Echoes. Composizioni strumentali che chiedono molto al grunge e allo stoner. Serve abbandonarsi alle proprie emozioni istintive…
In brani come “Jacinto” sembra che dalle viscere della terra poi emerga la tecnologia del futuro. Ha senso secondo voi?
Jacintho rispecchia come in realtà la tecnologia e lo sviluppo idnustriale abbiano portato la società ad una visione antropocentrica ed individualista, portando l’essere umano ad interagire in maniera virtuale ricercando un benessere illusorio. La parte finale del brano rispecchia proprio la tecnologia che si oppone e si scontra con l’essere umano , colui che l’ha sviluppata al proprio fine ma che ne rimane vittima e schiavo
È un po’ tutta la ragione di questo disco in fondo? L’uomo nel futuro comunque resta uomo e non diviene robot?
L’uomo del futuro è un uomo che è e rimane solo, circondato da falsi miti ed illusioni, alla ricerca principalmente del potere più che della ricchezza. Il lusso, lo sfarzo , il potere fanno sì che lo rendano al centro della società , una società che in realtà lo invidia e che lo vorrebbe soggiogare per prenderne il posto. Non c’è aiuto, non c’è umanità nella società di oggi, solo indifferenza
E questa copertina molto alla Cormac McCarthy?
È un autore molto importante ed un punto di riferimento, The Road è stato di ispirazione nella stesura dell’album “Io” in quanto rappresenta , in realtà , la forza che in ogni essere umano di ripartire dopo aver perso tutto nella vita
Forse è lui il nomade che troviamo nei titoli? Più che un personaggio forse è un concetto centrale per le composizioni?
Esattamente, l’idea dell’album non è di avere un protagonista specifico ma di rimarcare il concetto fondamentale che l’uomo è artefice del suo destino, è un nomade che vaga alla ricerca della felicità, che sia essa materiale o spirituale
E queste composizioni fortemente visionarie, non hanno un video? Ci avete pensato?
Sì , abbiamo creato un video su tutto l’album, è una sorta di collage di vari altri video presi on line ma che assemblati ,vanno a creare la storia o meglio la trama di “Io”.
Durante i live , le proiezioni vanno a supportare le nostre musiche , trascinando l’ascoltatore/spettatore in un film visionario dove potersi immedesimare
Siamo tra le macerie o ne stiamo uscendo? Secondo voi…
Siamo ancora nelle macerie, stiamo toccando il fondo, il problema è che forse molti non se ne accorgono o fanno finta di nulla, a volte è meglio non farsi domande e vivere la vita giorno dopo giorno nella speranza che possa migliorare. Ma se non facciamo nulla, se non ci aiutiamo, se non ci guardiamo realmente interiormente, non potremmo mai risvegliarci e cambiare le cose. sembra retorica, forse lo è ma è anche la realtà dei fatti