Matteo Romagnoli è morto a 43 anni, in seguito a una lunga malattia. Cantautore, con il suo gruppo 4fioriperzoe pubblica nel 2009 l’album 13 cose che dovrei dirti, seguito l’anno successivo da Musiche per film mai visti. Al 2012 risale l’esordio solista, con l’album Sono solo matti miei, pubblicato col nome d’arte di Matteo Costa (che successivamente cambia in COSTA!), pseudonimo tratto dal cognome della madre.
Il nome di Matteo Romagnoli è associato soprattutto all’attività discografica: infatti è il fondatore della nota etichetta discografica bolognese Garrincha Dischi, una delle più importanti realtà indipendenti nostrane, che nel corso dello scorso decennio ha contribuito ampiamente alla creazione e diffusione di un nuovo tipo di indie pop cantautorale, successivamente denominato “itpop”.
Con Garrincha Dischi ha lavorato nelle vesti di produttore, tra gli altri, con L’Orso (Mattia Barro, che l’ha ricordato con un bell’articolo su Rolling Stone), L’Officina della Camomilla, La Rappresentante di Lista e soprattutto Lo Stato Sociale: è coautore di buona parte dei brani della band e ne ha seguito da vicino l’attività musicale, compresa l’uscita, quest’anno, dell’ultimo disco del gruppo Stupido Sexy Futuro.
La scomparsa prematura di Matteo Romagnoli è una grande e dolorosa perdita non solo per i (moltissimi) artisti con cui ha collaborato nel corso della sua vita e che ha contribuito a lanciare nel panorama discografico, ma anche per tutto il panorama musicale. Sono molti coloro che in queste ore gli stanno rendendo omaggio attraverso i propri canali social.