Dai Måneskin ai Life in the Woods. Ormai il rock è romano de roma e si suona da giovanissimi. E se i primi citati sono figli del pop internazionale, se i secondi ormai sono “ragazzetti” dal rock vero e non quello televisivo per capirci, quello insomma che ha cullato noi vecchi un tempo adolescenti, questi DLEMMA dove li mettiamo? Al centro, prima o dopo? Giovanissimi che forse non sono neanche maggiorenni, dal pop facile di ritornelli che funzionano per le radio (forse), belli di quel modo sexy che fa scena e poi? Beh e poi c’è il rock che da penne così giovani fa davvero impressione… diamogli un occhio da vicino…
Il grande rock suonato sta tornando. Domanda provocatoria: vista la vostra giovanissima età, quanto ha influito il fenomeno Måneskin?
(Edoardo)
Poco. I Maneskin sono una band di grandissimo successo internazionale e come giovani musicisti italiani siamo molto fieri di quanto hanno fatto. Musicalmente sul panorama italiano ci sentiamo molto più legati a band per noi storiche come i Marlene Kuntz o gli Afterhours. Vorremmo che nella nostra musica si sentisse qualcosa di queste grandi band, pur sempre rimanendo noi stessi.
E da questo nuovo rock moderno, voi comunque tornate alle origini con soluzioni assai classiche… o sbaglio?
(Emma S)
Non sbagli, i miei genitori mi hanno portato ad un concerto rock nel passeggino a 8 mesi. Elisa a 3 anni viaggiava in macchina solo se i genitori le mettevano i Led Zeppelin. Per noi il rock classico è quello li, chitarra basso e batteria, voce senza autotune e amplificatori a tutta”
Da quale musica provenite? Cioè che ascolti fate, che dischi avete nel sangue…?
(Elisa)
Se ti dico che cosa ascoltiamo ci prendi per degli anziani. In camera di mia sorella Emma c’è un giradisci con i vinili di Nirvana, Pearl Jam ed Alice in Chains che girano sempre. La nostra bassista Emma è anche peggio. Edoardo è il più metal del gruppo sente dai Dream Theatre ai Sabaton. Io la più classica, i Led Zeppelin sono stati il mio primo amore.
Che poi il rock si tinge di rosa… è stata una scelta anche di scena per inviare messaggi oppure è stato solo un caso?
(Emma L)
Per i DLEMMA un caso, siamo tre fratelli Edoardo alla batteria, io alla voce e Elisa alla chitarra ed Emma che suona il basso è la mia migliore amica. Con lei ci siamo incontrate a scuola di musica e non ci siamo più separate. Il rock è stato dominato da figure maschili ma se pensiamo a Prozac+, Garbage o Guano Apes penso che anche le donne abbiano scritto pagine importanti della storia del rock.
Il disco dei DLEMMA?
(Edoardo)
Ad oggi il disco rimane un sogno. Alien il nostro primo singolo ha avuto un ottima risposta in termini di ascolti e opinioni anche di persone del settore. Rilasciamo Stuck il 19 Luglio e abbiamo altri pezzi, alcuni pronti e altri che hanno bisogno ancora di tanto lavoro. L’obiettivo è avere un EP per fine anno, magari riusciamo a farlo diventare un LP.