Il terzo singolo di Dinosauro si intitola Casa, fuori su tutti i Digital Store il 29 settembre per Management Russo, distribuito da Artist First.
Casa è il brano più intimo del racconto che l’artista sta tracciando.
Da dove arriva Dinosauro? Ecco svelato l’arcano, il brano snoda casa, raccontandola nell’accezione più completa possibile: la malinconia e il conforto che ne deriva, il posto in cui sentirsi al sicuro, il racconto delle origini nelle intenzioni, nella vita scelta, nella città d’appartenenza, nei modi, nei sogni in cui si è incastrati, nell’educazione ricevuta. È il primo brano scritto da Dinosauro, ma ci voleva un po’ di coraggio per tirarlo fuori dal cassetto.
La produzione, decisamente più aggressiva, il ritmo serrato di ogni parola e le immagini scaturite da questo eccellente connubio, riportano alla mente i frame che il brano vuol suggerire a gran voce: persino la copertina racconta la canzone con una foto, ovvero una scultura in acciaio di Agapito Minucchi del 1980 che rappresentava la grandezza instriale e tecnologica di una città fondata sull’acciaio come Terni. Si leggeva, fino a qualche tempo fa, sulla parte frontale della scultura, un graffito con la scritta “Benvenuti in California”.
Questa sfumatura è ironica, pungente, significativa di ciò che rende la provincia un posto prezioso in cui voler tornare.
Le grafiche sono di Lorenzo Lanni a partire da una foto in cui Dinosauro aveva bisogno di esserci.
Produzione artistica, arrangiamento, mix e master di Marco Testa (Sinusoide Studio).