– di Angelo Mattina –
Quinto album in studio per Dimartino, Afrodite si fa ascoltare fin dall’inizio con una certa chiarezza che mai sfocia nella banalità. Lo si ravvisa nei testi, marcatamente segnati dalla nascita della figlia del cantautore siciliano; e dalla musica, con chiare evocazioni di battistiana memoria. A fare da sfondo all’intero lavoro, una Palermo fuori osservazione campanilistica; delineata piuttosto da scorci esistenziali e spaccati quotidiani.
Ci si imbatte così in una ragazza di ritorno da un rave (Daniela balla la samba); in un gruppo di studenti che segnalano una bomba in cortile pur di saltare la prima ora di lezione (Pesce d’aprile); nelle chiacchiere di due amici su di un tetto (Liberaci dal male).
Dimartino riesce anche nell’impresa di far coesistere nel medesimo lavoro: una struggente ballata come Le feste comandate – momento cuspide -, un singolo anni ’80 (Cuoreintero) e persino un’originale testimonianza neomelodica (La luna e il bingo).
Seppur con qualche ammiccamento ai Thegiornalisti di Fuoricampo, Afrodite brilla di una luce propria. E non è la brutta copia di nulla.
Dimartino sarà in concerto oggi (15 marzo) al Monk di Roma. Necessaria tessera Arci.
Tutte le info sull’evento Facebook (qui) e sul sito del Monk (qui).