È dal titolo che si mette in chiaro tutta l’intenzione di questo disco. “Infinite forme di Salvezza” è il disco che polverizza in 7 brani nuovi il silenzio discografico di Dilis, al secolo Pietro Di Lietro. È soffice, è leggero, è grigio di una nebbia appena capace di velare, è un modo di confondere i margini. È una rinascita o un vademecum appena sussurrato dentro cui rintracciare la via per Salvarsi da un amore finito. È un disco delicato… nonostante le distorsioni che incontro.
La fine di un amore… una violenza o una liberazione? Se ne può parlare in termini generali?
Non credo se ne possa parlare in termini generali , ogni storia ha un suo percorso, che sotto alcuni aspetti può sembrare simile ad altri ma ognuno vive e sente la relazione in maniera soggettiva, nel disco, soprattutto in “Goodbye”, volevo trasmettere il senso di rassegnazione e quindi di liberazione reciproca dalla “violenza” di voler continuare una relazione ormai satura.
Dunque un disco molto autobiografico oppure di vita osservata?
Scrivere , comporre, è per me il modo di esorcizzare e superare determinate fasi della mia vita, anche ciò che vedo lo intriorizzo a tal punto da farlo mio, altrimenti non sarei in grado di parlarne, quindi credo che il disco faccia da collante per entrambe le visioni
Hai cercato molto un dialogo che potesse essere di tutti… il dolore e la rinascita alla fine diventano di tutti. Senti di esserci riuscito?
Quando scrivo una canzone mi concentro su quello che sono le mie sensazioni al momento, non ho mai avuto la pretesa di lanciare un messaggio, però dopo l’uscita del disco mi sono ritrovato a ricevere molti messaggi da persone che hanno vissuto esperienze simili, questo mi ha dato modo di riflettere su quanto , anche se in piccola parte, una canzone possa aiutare a superare determinati momenti, quindi si penso che in qualche modo ho aperto un dialogo con chi le ha ascoltate e questo oltre a farmi enormemente piacere in qualche modo mi responsabilizza
Dopo dieci anni di silenzio che artista, che suono e che forma senti di aver ritrovato?
Liberarmi di tante cose mi ha dato molta più sicurezza, rispetto al passato credo di avere una visione più netta di quello che voglio essere ed esprimere
Cambieresti qualcosa di questo disco una volta raggiunta la salvezza?
Penso che ogni canzone/disco fotografa un momento preciso sia nel percorso artistico che personale , quindi no, non cambierei nulla, se ci sono altre cose da dire lo farò nel prossimo disco