Si intitola “Landind” il primo vero lavoro da solista di DETOX. Si arriva a chiudere un cerchio per aprire nuovi scenari e nuovi obiettivi. Dopo tanti anni di carriera costruita, voluto ed incontrata, Diego Faggiani raccoglie tutto il suo potenziale espresso in innumerevoli contaminazioni e da forma alla sua personalissima voce digitale, tra contributi analogici ed esperimenti surreali. Il beat digitale di Detox, lungo questi 5 inediti, si arricchisce anche di collaborazioni non ultima quella di Alo, splendida voce Soul che troviamo nella bellissima Mr. Hugee. Un album da scoprire, tra break, dub step, elettronica e visioni dal futuro. Inutile racchiuderlo in poche righe.
Dopo tanti anni di gavetta e di contaminazioni, diciamolo a tutti: cosa può fare e, soprattutto, cosa non può fare l’elettronica al posto di un artista?
Secondo me è già molto difficile oggigiorno dare un definizione di “elettronica”, diciamo che oramai è integrata in tante forme dunque può essere un valore aggiunto come può essere una colonna portante dell’artista stesso.
Pensi mai a cosa o come sarebbe stata la tua carriera senza questo progresso digitale?
Senza il mondo digitale? credo avrei suonato jazz.
“Landing” parla di vita o di prospettive? O di altro?
“Landing” parte da una mia esigenza personale, ho capito meglio chi ero durante la realizzazione stessa. È stato divertente ma allo stesso tempo faticoso. Capire il proprio suono vuol dire anche capire chi sei per tanti aspetti, e non sempre il risultato è quello che si aspetta.
Indubbiamente in un progetto visionario e psichedelico come “Landing” si cela il significato diretto lasciando il posto all’interpretazione personale di ognuno. Sono sempre stato curioso di capire questo: ti piace che ognuno quindi ci trovi del suo per vedere quanti tra noi ascoltatori saremo in linea con il tuo mood, oppure sei cosciente e felice di tenere privati i tuoi reali significati che sono alla base di ogni singola composizione?
Sicuramente ci son degli aspetti intimisti che tengo celati dietro i suoni, però fondamentalmente realizzare dei brani vuol dire creare delle piccole parti di te, come dei figli, ma gli stessi figli poi devono rapportarsi col mondo esterno. Per questo motivo la mia “intimità musicale” è comunque a disposizione dell’interpretazione dell’ascoltatore.
Mi viene in mente la voce presente nel brano “Fracture”, ogni volta che facevo ascoltare quel brano, la frase (campionata dagli Squallor) assumeva un significato diverso in base alla persona che la ascoltava, e la cosa mi divertiva, per questo lascio che ognuno trovi il suo significato e dico a tutti che è esattamente quello che sente.
Un video ufficiale. In arrivo? Come? Di quale brano?
I video ufficiali saranno due: il brano di Mr Hugee (con la partecipazione della ballerina Elisa Solieri) e successivamente Go On. Inoltre uscirà a breve anche un medley live con la band al completo, ovvero: Bruno Briscik al violoncello elettrico, Alex Trebo al wurlitzer/synth e Alo alla voce.
“Landing”, dal Detox che c’era negli anni ’90… Io che ti ho “conosciuto” con l’elettronica di Barresi Project. Cos’è davvero cambiato?
La collaborazione all’interno del BPrj, oltre l’amicizia che ci lega, mi ha dato la possibilità di fare una bellissima esperienza live girando con il furgone in tutta Italia, una di quelle cose che ho sempre desiderato fare nel mio percorso artistico. Io negli anni ho sempre cercato di sperimentare e scoprire come mischiare stili musicali e tecniche di produzione diverse, così da portarmi ad una maggiore consapevolezza di ciò che voglio per la mia musica.
Angelo Rattenni