di Vincenzo Gentile.
Dopo Afterhours e Lombroso, Dario Ciffo ha esordito come solista con il suo EP intitolato “Sarebbe Bello”, per la Seltz Records.
Concepito, nato, sviluppato direttamente in studio, il disco è composto da quattro brani lontani dalle sonorità abituali di Dario, un suono più elettronico, coraggioso, evoluzione della lunga esperienza acquisita ma figlio del coraggio di cambiare ed espirmersi in altre forme.
Nulla si perde in questa produzione del caratteristico impatto energico e del groove tipici di Dario, accompagnato qui dal polistrumentista Giovanni Calella che collabora al progetto. Così anche le melodie vocali rispecchiano il gusto accuratamente pop di Ciffo che in questi quattro brani però condisce con un tocco tagliente e sottile che dall’ironia sembra quasi sfiorare la satira.
“Nulla è come appare”.
Il messaggio che Dario vuole condividere è questo.
“Un disco che ho voluto fortemente e che ha preso forma lentamente nel corso del tempo”.
Le collaborazioni sono tante e variegate.
Bluvertigo, David Byrne, Cristina Donà, Francesco Aloe, Il Genio, Le Vibrazioni, Mao, Morgan, Roberto Dell’Era, Scisma, The Rock’n’Roll Circus Experience, Tiromancino, Tre allegri ragazzi morti, Twilight Singers, Vintage Violence.
Forse la maturità acquisita negli anni arricchisce non soltanto il suono ma anche i testi, fortemente ironici, che scandiscono i secondi che ho passato all’ascolto.
Sarebbe Bello non è affatto come sembra.
Va ascoltato. Percepito. Apprezzato.