In ViaFarini.Work (in via Marco d’Agrate 33, Milano) una settimana di incontri tra il collettivo di musicisti Conserere e artisti esterni, coordinato da Barbara Tongander (Svezia) e Maria Grand (Svizzera): un workshop tradizionale si espande fino alla resa di un lavoro finale sotto forma di concerto.
Divisa in due parti di tre giorni l’una, ognuna conclusa con un concerto, la residenza darà modo agli artisti e alle artiste selezionate di lavorare collettivamente con esponenti di spicco nel panorama internazionale della musica improvvisata e di ricerca.
Conserere è un collettivo autogestito e autofinanziato composto da musicisti e musiciste che fanno dell’improvvisazione il centro della propria ricerca artistica. Nato nel 2016, formato da ragazzi giovani e spesso impegnati anche in grandi produzioni, è bello ritrovare questi musicisti a fermare il mondo per una settimana. Ecco com’è andata!
Cosa spinge degli artisti internazionali a ritagliarsi tre giorni interi per far parte di un progetto così ampio come quello di Conserere? Vi è mai capitato che qualcuno dovesse dirvi di no, per motivi economici o di lavoro?
Conserere è un progetto molto speciale poiché sorretto da musicisti e musiciste che si dedicano con estrema generosità a curarne ogni aspetto, a partire dall’offerta artistica/culturale per arrivare al mantenere un clima costante di ascolto, apertura e rispetto verso persone e idee. La natura di Conserere ne fa un collettivo molto prezioso a livello europeo. Alcune delle persone che ne fanno parte vivono o hanno vissuto all’estero, e hanno sviluppato negli anni collaborazioni con artisti e artiste da varie parti del mondo. Il nome di Conserere sta potendo così farsi strada a livello internazionale nell’ambito della musica improvvisata e sperimentale. Spesso artisti e artiste che si muovo in questi ambiti sono abituati ad operare nel DIY (Do It Yourself, ovvero Fai Da Te), e d’altronde un certo tipo di contro-cultura si è sempre mossa utilizzando risorse autogestite. Nelle tre residenze che abbiamo prodotto dal 2022, siamo sempre stati noi a contattare le artiste coinvolte.
Fortunatamente, le persone a cui ci siamo rivolte hanno sempre capito e abbracciato la natura sociale, politica e artistica del progetto di residenza e sono state felice di farne parte. E’ successo, al contrario, di ricevere richieste da artisti che non abbiamo potuto soddisfare poiché avevamo già attività programmate.
Cosa vi ha portato a scegliere queste due artiste ospiti, quest’anno?
Come ogni anno, ci piace proporre artist* che abbiano approcci differenti. Per quanto entrambe abbiano iniziato in ambienti vicini al jazz, Barbara Togander si muove di più nel’improvvisazione radicale, mentre Maria Grand è più notta negli ambienti di jazz contemporaneo. Avere due sguardi differenti sulla un nucleo di base immutato (l’improvvisazione) è un valore a cui teniamo molto.
E rispetto agli anni precedenti, cosa è cambiato o sta cambiando?
Quest’anno siamo riusciti a implementare il lato tecnico da parte nostra. Abbiamo investito di più sull’audio -è il primo anno in cui abbiamo un impianto completo di casse e spie-, e questo è parte dei continui co fronti e assemblee in cui ci confrontiamo durante l’anno. Inoltre, quest’anno noi di Conserere abbiamo deciso di non partecipare alle attività musicali, rimanendo solo sul lato organizzativo e logistico. I due ensemble sono quindi creati unicamente dai partecipanti alla residenza (una quindicina per entrambe le tranche).
Milano è tutt’ora la città giusta per questo tipo di iniziative? Non avete mai la sensazione che la gente qui vada troppo di fretta per riuscire a ritagliarsi così tanto tempo per una residenza artistica?
Non ci sono luoghi giusti e luoghi sbagliati. Di certo Milano è una città che ha i suoi ritmi, ma forse proprio per questo è anche interessante provare a mettersi in mezzo alla corrente e non farsi spostare, imporre un’altra velocità, proporre vie alternative. Lo spazio che ci ospita -viaFarini.work, via Marco d’Agrate 33- è molto d’aiuto in questo, poiché è un hangar all’interno di un cortile, che permette di creare una piccola bolla distante dal caos. Tuttavia Milano presenta moltissimi spazi che presentano bolle spazio-temporali in mezzo alla città. Ci sono tante associazioni, spazi, cortili, che in un istante ti proiettano in luoghi lontani da come la città viene dipinta. Vanno scoperti, condivisi con rispetto e valorizzati.
Avete già in programma qualcosa per l’anno prossimo?
Certamente. Come gli anni passati, avremo i nostri due appuntamenti mensili fissi: una domenica al mese a Piano Terra, in via Confalonieri 3/5 (MM Isola), dalle 14 alle 18, e un mercoledì al mese a Spazio Pontano, in via Pontano 35 (MM Turro), dalle 20 alle 22. Presto pubblicheremo il porgoramma degli appuntamenti di autunno e inverno sulla pagina IG conserere_lab. Per chi non avesse instagram ma volesse rimanere aggiornato, può contattarci a consererelab@gmail.com.
Vi aspettiamo!
PROGRAMMA:
prima residenza artistica: 9 – 11 settembre 2024
serata con concerto finale: 11 settembre 2024, ore 21, offerta libera (con Barbara Tongader – Svezia)
seconda residenza artistica: 12-14 settembre 2024
serata con concerto finale: 14 settembre 2024, ore 21, offerta libera (con Maria Grand, Svizzera)