– ExitWell per ARTBEAT / Luiss Business School –
Un palco, un impianto, degli strumenti. I backliner, i fonici, i tecnici, i controlli in ingresso. La scelta della location, della line up artistica, le strategie della promozione. Qual è l’iter che si percorre per la realizzazione di un evento? Quali sono i passaggi fondamentali, senza i quali non è possibile parlare di un “evento“ in piena regola, e quali sono invece quelli che possono essere realizzati in un secondo momento? Le domande da porsi prima di procedere alla concretizzazione di un evento sono tante e tutte fondamentali, essenziali per creare un’impalcatura degna di qualsiasi idea, monumentale, stratosferica o piccola che sia. C’è una domanda che viene prima di tutto il resto, però: cosa voglio fare? Cosa voglio mostrare? Cos’è il mio evento?
Il 14 gennaio 2022 andrà in scena al Monk di Roma ARTBEAT, evento realizzato dai ragazzi del Master in Media and Entertainment – Major in Music, di cui ExitWell è media partner. In questo primo appuntamento in collaborazione con il collettivo della Luiss di ARTBEAT, ExitWell vuole scandagliare le fasi della realizzazione di un evento, seguendone tutti i passaggi al fine di realizzare un manuale in pillole del buono organizzatore in quattro appuntamenti. Seguiremo questi ragazzi per vivere in prima persona il dietro le quinte del placoscenico e saperne di più. Questa è la prima puntata, che racconta quali sono i passaggi per l’elaborazione di un concept e come si è arrivati alla realizzazione di ARTBEAT. Let’s dive into it.
Dicevamo. Cosa stiamo facendo?
Sembra una domanda banale, ma in realtà è ciò che regge tutto, e ARTBEAT nasce proprio da ciò. Saper dare una risposta vuol dire aver trovato il concept, che rappresenta il timone del progetto, cioè ciò che lo guiderà in tutte le sue parti e in tutte le sue fasi. Il concept deve creare attrattiva e interesse, sia verso coloro che compreranno i biglietti che verso gli addetti ai lavori creatori di credibilità intorno ad esso, dai giornalisti ai radiofonici passando per i booking e per il locale. L’idea concettuale portante deve essere intelleggibile, chiara, semplice, ma anche audace, brillante e innovativa. Ma come si arriva a questa epifania? Quali sono gli step necessari dell’elaborazione di un concept solido?
RICERCA DI MERCATO
La prima cosa da fare quindi per elaborare un concept di questa portata è fare ricerca fra dei presunti competitors e analizzarli nelle sue parti, scandagliarli e cercare di estrapolarne una caratteristica mancante oppure evidente che possa essere interessante sia per noi che per il pubblico. Ma come capire cosa può attirare attenzione e interesse? Fermo restando che una buona dose di rischio c’è sempre, l’importante è stare attenti ai trend del momento.
Questo passaggio preparatorio è fondamentale poiché ricercare aiuterà anche a farsi un’idea più chiara di quello che si vuole realizzare e del mondo in cui farlo e permetterà di mettere insieme i puzzle di un’idea ancora astratta.
CONFRONTO e DIALETTICA
Una volta fatta questa ricerca, è importantissimo il confronto all’interno del team: per quanto un’idea di partenza potrà essere bersagliata da mille opinioni diverse, la dialettica porterà sempre alla versione migliore dell’idea iniziale, anche se cambierà continuamente direzione. In questi casi è importante riuscire a instaurare un buon dialogo con tutti soprattutto se siamo di fronte a un team senza gerarchie precostituite. È fondamentale portare avanti la propria idea, ma sempre per il bene e la buona riuscita del progetto finale.
IL NOME
Una volta raggiunta l’idea cardine, la scelta del nome sarà il next step per definire ancora meglio il tutto. Deve essere catchy, conciso, d’effetto, meglio se riunisce al suo interno più mondi o concetti di riferimento, sarà d’ispirazione per tutta la parte grafica e artistica, altro tassello fondamentale per creare il brand dell’evento.
Il progetto ARTBEAT è nato dalla voglia dei ragazzi del Master in Music Business di fondere arte visiva e musica insieme, per ricreare un ambiente che coinvolgesse e accogliesse lo spettatore a trecentosessanta gradi. «Nonostante mettere insieme una ventina di teste fosse stato inizialmente molto complicato», ci racconta Roberta, «l’idea centrale ha messo d’accordo tutti sin dall’inizio e questo caposaldo così definito ha permesso di procedere alle fasi successive della realizzazione, dalla definizione del budget alla grafica, dalla scelta della line up a quella della location. Ogni scelta è stata fatta – e viene tutt’ora fatta – nel pieno rispetto del concept, dogma imprescindibile senza il quale salta tutto».
Ora che abbiamo l’impalcatura concettuale e immaginativa del nostro evento, possiamo cominciare in maniera ordinata a sviluppare tutto il resto e a passare alla fase operativa. Quali saranno i prossimi passaggi da seguire? Voi prendete appunti, noi vi aspettiamo per la prossima puntata martedì 29 dicembre con ARTBEAT ed ExitWell!