Brani come “L’estasi dell’oro” di Ennio Morricone o “La valse d’Amélie” di Yann Tiersen sono subito riconoscibili dagli appassionati di cinema: le colonne sonore sono innegabilmente una componente fondamentale dei prodotti cinematografici. Ma il successo di un accompagnamento musicale non è confinato al mondo del cinema: ecco gli altri settori in cui le colonne sonore fanno la differenza.
L’importanza della giusta colonna sonora, non solo nel mondo del cinema
Quando si pensa al concetto di musica legato al termine di “colonna sonora” viene subito in mente il sottofondo musicale di pellicole storiche tanto quanto contemporanee. In alcuni casi, addirittura, è possibile riconoscere immediatamente un film ascoltando semplicemente qualche nota della sua colonna sonora, come nel caso delle epopee western musicate da Ennio Morricone: tra tutte spiccano certamente i film della cosiddetta “trilogia del dollaro” di Sergio Leone, composta da “Per un pugno di dollari” (1964), “Per qualche dollaro in più” (1965) e “Il buono, il brutto e il cattivo” (1966), e ancora oggi molto omaggiata. Lo stesso vale per tanti altri classici moderni, come “Forrest Gump” (1994) e “Una notte al museo” (2006) musicati da Alan Silvestri e, più recentemente, le colonne sonore cult di Hans Zimmer come quelle dei film “Inception” (2010), “Interstellar” (2014) e “Dunkirk” (2017). Ma l’importanza di una colonna sonora adeguata non è limitata al grande schermo: di seguito gli esempi nel campo di videogiochi, giochi e serie TV che traggono costantemente benefici dall’accompagnamento musicale.
L’accompagnamento musicale nel settore dell’intrattenimento
La giusta musica può quindi risaltare anche nel campo dei videogiochi: le colonne sonore di giochi come “Quake” e “Fifa ‘98” sono passate alla storia per motivi ben diversi sebbene entrambe di grande successo. La prima, realizzata dal cantante del gruppo statunitense Nine Inch Nails, Trent Reznor, ha contribuito a creare l’atmosfera di gioco ideale per uno dei videogiochi considerati tra i più popolari di tutti i tempi e ancora disponibile sulla piattaforma Steam: grazie ad uno stile a metà tra il dark ambient e l’industrial accompagna perfettamente le partite, ed è stata peraltro creata a titolo gratuito vista l’ammirazione dell’artista per la software house ideatrice del gioco. Quanto a “Fifa ‘98”, invece, il merito del successo della colonna sonora del gioco è tutto dell’energico brano “Song 2” dei Blur, che ha definitivamente consacrato alla fama il gruppo inglese e l’ha fatto apprezzare anche nel resto del mondo: i nostalgici possono ancora trovarlo online su eBay, “Song 2” inclusa. Il settore dei videogiochi non è l’unico a trarre vantaggio dalla presenza di una colonna sonora incalzante, perfetta per sottolineare i ritmi e le fasi delle sessioni di gioco: passando a un ambito differente, quello dell’intrattenimento dei casinò online, è facile notare come anche in questo campo l’accompagnamento musicale sia fondamentale per un’esperienza interattiva soddisfacente.
Serie TV e musica: tra sigle e colonne sonore
Anche nel mondo della televisione le colonne sonore ricoprono un ruolo importante: non solo per quanto riguarda la sigla delle serie TV, ma anche per le tracce musicali che fanno da sottofondo ad ogni episodio. Le sigle più iconiche sono molto spesso solo musicate: ad esempio quelle di grandi successi televisivi come “X-Files”, andato in onda dal 1993 con varie pause fino al 2018, oppure la sigla di “The Office”, trasmesso dal 2005 al 2013 e ancora acquistabile online su Amazon. Alcuni brani specifici sono invece i “responsabili” del successo di alcune sigle, come quella di “Scrubs” (in onda dal 2001 al 2010) ossia un estratto da “Superman” dei Lazlo Bane, ma anche “Far from any road” degli Handsome Family, brano cult sigla di “True Detective”. Quanto alle colonne sonore vere e proprie, in compenso, sono innumerevoli le tracce che hanno contribuito a definire il carattere di varie serie TV: basti pensare ai brani contenuti in commedie sentimentali come “Dawson’s Creek” (1998 – 2003), “Una mamma per amica” (2000 – 2016), “The O.C.”(2003 – 2007) e “How I met your mother” (2005 – 2014). Molte di queste serie sono a loro volta contraddistinte da sigle facilmente riconoscibili, prese in prestito dal repertorio pop contemporaneo: “Where you lead” di Carole King per “Una mamma per amica”, il cui cofanetto completo è rintracciabile su IBS, e “California” dei Phantom Planet per “The O.C.”, disponibile invece nello shop online Mondadori.
La presenza della giusta colonna sonora è perciò, molto spesso, in grado di decretare il successo e la piena riuscita di prodotti di qualsiasi genere, oltre che la loro immediata riconoscibilità: non solo film, come si è portati a pensare, ma anche giochi, videogiochi e serie TV.