Andiamo a Salerno e lo facciamo con l’esordio eponimo dei Brothers No More uscito per Dirty Beach. Sono 5 brani dai colori scuri di un rock alternativo che tanto deve all’America dei REM e non solo, tratti shoegaze accennati, quella ruggine che ha tanto l’aria di casualità e amplificatori analogici di quei garage del dopo scuola anni ’90. Da poco uscito anche il video ufficiale del singolo “Technicolor” che marchia a fuoco quel modo nostalgico di pensare al suono e alla sua forma…
Diamo le date del TOUR
26 ottobre, Eboli (SA) @ Rifrullo Music Hall
8 novembre, Napoli @ Punk Tank
6 novembre, Vitulazio (CE) @ Mr. Rolly’s
30 novembre, Salerno @ Mumble Rumble
6 dicembre, Bari @ Joy’s Pub
7 dicembre, Puglia @ TBC
8 dicembre, Benevento @ Kindergarten
4 dicembre, Lancusi (SA)@ Periferica
13 marzo – Perugia @ Marla
14 marzo – Calcata (Viterbo) @ Bard House
Ci trovo dentro tantissima New Wave… azzardo… ha senso secondo voi?
New Wave, Punk e Post Punk, direi io ;). Ha senso? Beh ascoltando ciò che sta avvenendo nel mondo rock di oggi ha molto senso, anzi moltissimo. Fontaines DC, Idles e Cure la dicono lunga su quanto abbia senso. Aggiungo che in Italia, come succede da 200 anni a questa parte, ci arriverà con un po’ di ritardo…ma ci arriverà.
E questo modo di cantare molto dedito a certi stili sudisti? Da dove arriva?
Arriva dai nostri ascolti probabilmente. Alcuni ci hanno visto i R.E.M altri i Placebo e friends. La cosa divertente per noi è che 2 di noi hanno origini inglesi non americane, ma va bene così.
Siamo dentro un presente digitale. Liquidi, solitari e sempre connessi. Voi come rispondete?
Bella domanda… in questo presente abbiamo perso parte della nostra umanità. Oggi siamo più “IA” e meno “umani” e quindi meno emotivi. Stiamo perdendo la capacità di sentire la natura di cui siamo parte integrante e questo ci porta ad essere meno empatici. Ragione per cui stiamo uccidendo il pianeta: è facile fare del male alle cose che sentiamo distanti da noi. A questo proposito uno dei brani nuovi che stiamo portando in tour si chiama Wireless Vampire, dove l’aggettivo “wireless” e il sostantivo “vampire” traducono perfettamente il senso della domanda.
Eppure tanto suono nuovo della scena italiana torna a fare rock e ad un suono “suonato”. Secondo voi è questa la direzione?
Il futuro oggigiorno dura molto poco, c’è sempre un nuovo futuro dietro l’angolo e questo a velocità impressionante. Detto ciò, al momento, come detto poc’anzi, il “futuro” sta nel Punk, Post-Punk e nella New Wave, sia di matrice americana che britannica… e noi ci siamo. Sarà anche per questo che la nostra etichetta, la Dirty Beach, ha creduto in noi e il nostro manager -NdR, Roberto Forlano -riesce a piazzare molte date (oltre alla sua competenza e bravura). Ed a questo proposito vorrei comunicare un po’ di date cosicché se qualcuno vuole venirci a sentire sa dove appropinquarsi.
E non è un caso che scrivete brani come “Technicolor” il cui video punta dritto al passato… o sbaglio?
Esatto! Ma anche perché siamo il risultato del nostro passato senza il quale saremmo altro.