Si intitola “Qui nel baratro tutto bene” ed è il nuovo disco dei Brönson, uscito il 5 maggio per RBL Music Italia e Believe.
Nove tracce, che la band stessa descrive come uscite di getto, a metà tra l’improvvisazione e l’ispirazione più incontenibile. In effetti questa urgenza, questo bisogno di esprimersi si avverte in quasi tutto l’album, sia a livello compositivo sia a livello di produzione.
Tutto il disco è quindi ben fatto, solido, compatto e senza fronzoli: da “Avida” a “Generazione”, da “Luna” a “La Felicità”, ci ritroviamo davanti a groove potenti – notevole il basso beatlesiano nella seconda metà di “Luna” – con riff di chitarra semplici ma efficaci e la voce di Lara che sposta completamente l’indirizzo dei brani; una voce dal tono caldo, talvolta aspro, che declama testi poetici, spesso criptici da sembrare nonsense, ma che riescono ad alleggerire dei brani che altrimenti sarebbero stati perfetti per un progetto decisamente più “azzardato”.
Basta ascoltare un brano come “Les Amants” per accorgersi dell’attitudine postpunk, che con questo tipo di vocalità viene spinta a conciliarsi con un andamento più pop, come dimostrano “Chimera”, “Contare” e i singoli “Provincia” e “Rec & Play”, che precedono l’uscita del disco.
È una fortuna che ci sia ancora così tanta spudorata sincerità in un progetto artistico che sicuramente va oltre alcuni cliché della scena odierna. Così i Bronson ci consegnano un album di garage rock di qualità e sicuramente li sentiremo ancora forti nel futuro imminente.