Sono Stefano ed Enrico Berretti, il due di Dj e Producer ormai di stanza a Milano che conosciamo nella cronaca discografica con il moniker di Bro Berri. Tornano in scena con il nuovo singolo dal titolo “Nightlife” dal sapore decisamente mitteleuropeo, dai colori scuri, fumosi, dalle voci sfacciatamente pop dal taglio trap italiano. Tanti riferimenti a scuole classiche e probabilmente, una su tutte, alla letteratura di genere di Gabry Ponte… almeno questo nelle nostre prime impressioni.
Lavorare in famiglia, tra fratelli… che cosa significa? Una valore aggiunto o un ostacolo da gestire?
Lavorare in famiglia non è sempre semplice ma come non lo è lavorare con sconosciuti o amici. Sicuramente il valore aggiunto di lavorare tra fratelli è che qualunque cosa succeda sai che ci saremo sempre l’uno per l’altro con un fine comune, il bene per la famiglia.
Questo brano arriva in che momento per la vostra carriera?
È sicuramente un periodo di sperimentazione, stiamo cercando di divertirci e estrapolare dalle studio session la massima espressione artistica. Alla fine come insegnano i più grandi, non bisogna cercare mai di essere qualcun altro o seguire i trend del momento, quanto seguire il flusso di coscienza che abbiamo dentro.
Ho come la sensazione che ci sia davvero poco di Italia dentro le forme di questi suoni… sbaglio?
La sensazione non è errata; abbiamo viaggiato tanto per il mondo e raccolto influenze musicali da molti più artisti esteri che nazionali sicuramente. Il nostro sound anche per questo motivo risulta ibrido in Italia e abbiamo più ascoltatori da città estere che da alcune delle città principali italiane.
Dal vivo? Ricercate lo stesso suono o vi date la possibilità di modificare e sperimentare?
Diciamo che siamo liberi da schemi di genere durante i nostri dj set, non abbiamo troppi paletti, questo ci da la possibilità di rimanere in sincro con la pista e seguire la loro energia. Chiaramente rimaniamo su delle frequenze simili, ma senza pensare troppo se il pezzo dopo stravolgerà la pista o meno.