Serata a dir poco esplosiva quello tenutasi lo scorso sabato 29 Marzo all’Init per la presentazione del nuovo numero di ExitWell, in cui (lo ricordiamo) è presente anche un live report di 100Decibel.
Si inizia alla grande con i Blooming Iris, una band attiva dal 2010, che per l’occasione ha presentato il suo terzo videoclip, Woodlack. Di forte impatto e coinvolgimento, hanno dato il via ad una serata che si prospetta, dato le anticipazioni, degna di essere vissuta fino alla fine!
Chi lo dice che “più si è, meglio è”? Di certo ciò non vale per i Rubbish Factory, un duo combattente ed energico costituito da Marco Pellegrino (voce e batteria) e Gabriele Di Pof (voce e chitarra).
Lo scorso 18 Gennaio al Circolo degli Artisti hanno segnato un sold out. E in questa serata del 29 Marzo si sono ripetuti.
I Boxerin Club (Matteo Iacobis, Matteo Domenichelli,Gabriele Jacobini, Francesco Aprili ed Edoardo Impedovo) hanno travolto il pubblico con le loro scosse dell’Aloha Krakatoa, sotto gli occhi stupiti della stessa band che si è trovata in un bagno di folla danzante e che li ha sorpresi (come loro stessi hanno detto) cantando le loro tracce.
Un live spettacolare, in cui anche gli imprevisti hanno fatto loro da cornice. Infatti, è appena il primo pezzo quando, sul finire, si spengono le luci: la band non si scoraggia e (un po’ a tentoni) conclude la performance sotto uno scroscio di applausi, di un pubblico che non si era reso conto di ciò che era accaduto (come in realtà neanche i Boxerin). Appurato che il piccolo imprevisto è lungi dal ripetersi, lo spettacolo continua, non senza ospiti inattesi e un ulteriormente coinvolgimento col pubblico.
Chi ha avuto modo di ascoltare solo il disco (perdendosi una loro performance live) è stato diffusore di commenti del tipo: “Dal titolo e dal suo significato mi aspettavo che spaccassero!” Quello che queste persone ignorano è l’energia che si sprigiona durante i live: carisma, dinamicità, affiatamento, complicità; questi ragazzi sono una vera forza della natura e l’adrenalina che si sprigiona durante i loro live è degna erede di quei 500 megatoni che hanno portato l’Aloha Krakatoa ad essere ricordato fino ai nostri giorni.
Esecuzione strabiliante e piacevolmente inaspettata è stata anche quella di Claudio Gatta che sul penultimo pezzo, Caribbean Town, si è affiancato adEdoardo alle percussioni ed ha accompagnato i Boxerinfino alla fine dell’esecuzione. Ma prima dei saluti, una pioggia di fischietti ha sommerso il pubblico: un modo divertente e colorato per ritornare ad essere allegri e spensierati su quelle note e melodie che ben si sposano con la bella stagione che sta arrivando, che sa di mare e passione, gioia e serenità.
Ringraziamo l’organizzazione e l’Init per l’ospitalità. I ringraziamenti però non finisco qui.
Grazie ai ragazzi di ExitWell che con impegno e sacrificio stanno portando avanti questo eccezionale progetto. La rivista indipendente che parla di musica originale è arrivato al suo quarto (sesto) numero e lo si trova distribuito gratuitamente nei locali di musica live della capitale. Ma l’epidemia della buona musica si è estesa alla nazione e lo si trova anche a Bologna, Milano, Napoli e Verona. Inoltre, da questo mese è possibile anche richiedere l’abbonamento (se non siete dei nottambuli o se vivete in un posto non raggiunto dalla distribuzione) scrivendo una mail a servizi@exitwell.com. A tal proposito, però, voglio condividere alcune parole di Francesco Galassi, che dovrebbe far riflettere chi suona e sostiene la musica originale.
“Vi invito a fare una cosa tanto banale quanto efficace: uscire di casa. Per una volta uscire di casanon è lo stucchevole invito di chi teme la scomparsa dei rapporti umani nell’epoca dei social network,uscire di casa è un gesto concreto per essere protagonisti della rinascita della musica in Italia. Se ogni musicista andasse a vedere uno o due concerti alla settimana nella propria città favorirebbe l’economia dei live club con un conseguente investimento da parte di questi nel promuovere sempre di più la musica nuova (magari riducendo l’esasperata presenza di tribute band). (…) Contribuire e sostenere i progetti altrui significa contribuire e sostenere l’intera scena musicale italiana e sarà, se sapete sfruttarlo, un vantaggio anche per voi”.
Samanta Di Giorgio
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