Da venerdì 2 aprile sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “I’m Fading”, il nuovo singolo dei Bounce Back. Quarto singolo dell’album d’esordio, “I’m Fading” è un altro episodio del duello tra il personaggio principale dell’opera e la sua ombra. Confusione, inganno, isolamento, tentazione, sono i caratteri principali della vicenda, ben tangibili sia leggendo il testo, sia ascoltando melodia e mood del brano. Dalla sonorità rock alternative, “I’m Fading” è uno spaccato di vita, in cui i riferimenti spaziali, temporali e cognitivi lasciano spazio alla profonda consapevolezza di essersi persi.
Quale credi che sia l’ingrediente segreto per rendere Bounce Back un disco unico?
Ciao a tutti amici di ExitWell! Grazie per le domande e iniziamo subito col botto. L’ingrediente segreto del nostro album… Allora, la nostra è una storia di rinascita, l’emotività è una caratteristica fondante di ogni brano e del percorso narrativo; diremmo che il crescendo emotivo, molto percepibile sia nei testi che nella musica, è l’ingrediente segreto. Ci sono brani molto diversi tra loro a livello di mood, che toccano e raccontano spicchi differenti della sfera emozionale. Credo che il bello stia proprio qui…
Quali sono le vostre esperienze musicali precedenti?
Allora, Luca ha sempre avuto qualche band, tra cover band e inediti; si è sempre mosso in Brianza con progetti di vario genere e soprattutto ha sempre composto, imparando a usare programmi di editing, recording e mastering. Roberto invece sono diversi anni che fa l’artista di strada a Milano, proponendo cover di musica internazionale. Il mondo della strada è strano, variegato e molto formativo…
Da dove arriva il nome Bounce Back e in che modo vi rappresenta?
Dunque, il nome deriva da un momento di ispirazione, in realtà adoravamo il suono, la doppia B e il significato. Letteralmente “rimbalzare indietro”, significa riprendersi. Ci rappresenta perché abbiamo avuto momenti di down nella nostra vita e la sfida è sempre quella di tornare su con più forza di quando si è caduti. Recuperare nella vita è fondamentale. È un nome che accomuna tutti, perché ognuno ha perso le proprie battaglie. In più è un nome introspettivo, e noi lo siamo molto.
Quando siete i Bounce Back e quando due normali ragazzi lombardi?
Siamo due normali ragazzi lombardi, nel senso che siamo figli di gente comune, abbiamo esperienze di gente comune. Nella nostra testa però scorrono pensieri, obiettivi e gusti musicali che al giorno d’oggi non sono proprio così comuni…per cui rispetto al resto dei coetanei siamo dei diversi…
Come descriveresti Bounce Back a chi non l’ha ancora ascoltato?
Un album digeribile, gradevole, pieno di contrasti, richiami tra un brano e l’altro e pieno di significato. C’è un brano per ogni giorno, se ci sentiamo di spaccare il pianeta abbiamo “Mornin'”, se ci sentiamo invece soli, spaesati c’è “I’m Fading”. Romantici? “Thank You, My Sweet Light”. Sognatori? “Grain of Corn”… e così via.